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Sigiriya: la fortezza in cima al monolite. Sri Lanka da scoprire.

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Sigiriya Sri Lanka affresco

Sigiriya è un sito archeologico dello Sri Lanka ubicato sulla sommità di un monolite di origine vulcanica alto circa 200 metri che svetta su di una pianura verdeggiante visibile a chilometri di distanza.

Sigiriya - Sri Lanka

Sigiriya – rab Naththarampatha

 

Sigiriya

Inserita dall’Unesco nei patrimoni dell’Umanità, Sigiriya (distretto di Matale) custodisce le rovine di un palazzo-fortezza costruito da re Kassapa nel V secolo sulla parte piatta della roccia. Lungo un fianco leggermente digradante si trovano edifici secondari (tra cui il maestoso ingresso caratterizzato da zampe di leone dotate di affilati artigli e graffiti pregiati) mentre alla base si estendono i giardini d’acqua, giardini di roccia e i bastioni.

Sigiriya

Sigiriya – foto | Prab Naththarampatha

Sigiriya - Sri Lanka - Giardini

Sigiriya – foto | Prab Naththarampatha

Sigiriya - Sri Lanka - Affreschi

Sigiriya – Sri Lanka – Affreschi – foto | Prab Naththarampatha

Continuando il cammino, vi ritroverete lungo un viottolo, delimitato dalla parete rocciosa da una parte e dal “muro a specchio” dall’altra. Sì, avete letto bene. The Mirror Wall è un muro a protezione del percorso trattato con una mistura di calce, cera d’api, miele e bianco d’uovo che gli avrebbe conferito una lucentezza splendente, visibile a chilometri di distanza! Su questa parete, sono incisi messaggi lasciati dai visitatori di 1000 anni fa circa che avrebbero sentito il bisogno di scrivere le proprie impressioni sulle raffigurazioni che avrete la fortuna di vedere subito dopo. Alcuni “graffiti” ancora visibili, non cancellati da scritte più recenti, hanno fornito agli studiosi importanti informazioni sui murales andati perduti. Grazie a due (spaventose, diciamocelo) scale a chiocciola, infatti, si può accedere a una nicchia dove ammirare i resti dei favolosi affreschi originari. Oggi sono visibili solo una ventina di figure femminili – ben conservate – ma è molto probabile che ve ne fossero molte di più (si dice 500, come il numero delle sue concubine), cancellate – pare – dagli stessi monaci quando il palazzo venne convertito in monastero per allontanare tentazioni e strani pensieri, vista la parziale nudità delle raffigurazioni. Qualcuno sostiene che fossero piuttosto ninfe celesti (Apsara) ma il loro destino è stato comunque segnato da una bellezza troppo realistica e da seni assai prosperosi. Ma procediamo con il nostro tour!

Sigiriya - Sri Lanka - Porta del Leone e Scalinata

Sigiriya – Sri Lanka – Porta del Leone e Scalinata – foto | Prab Naththarampatha

 

Giungerete alla terrazza intermedia, dove si trovano i resti della imponente Porta dei Leoni. Come dicevamo, questo portale d’ingresso doveva essere davvero imponente: si ritiene che vi fosse la testa, le quattro zampe e che si entrasse attraverso le fauci spalancate della bestia. Dopo un rovinoso crollo che ha coinvolto anche la scalinata che portava sulla sommità, sono rimaste solo due zampe e gli artigli. In memoria di quella maestosa porta (si stima alta circa 14 metri), anche la roccia è conosciuta anche come Lion Rock. Su questo piano intermedio, alloggiavano la servitù, le guardie le famose concubine del re.

Sigiriya - Sri Lanka - Porta del Leone e Scalinata

Sigiriya – Sri Lanka – Porta del Leone e Scalinata- foto | Prab Naththarampatha

 

Finalmente si procede verso la cima, inerpicandosi su una scala in ferro che qualche attimo di esitazione al terzo o quarto gradino è inevitabile che dia a quasi tutti i visitatori. Indubbiamente il panorama sui giardini e sul paesaggio circostante che si gode una volta messo piede sulla terraferma è fantastico e ripaga delle fatiche (e dei brividi) del percorso.

 

Sigiriya

Sigiriya – Sri Lanka – Panorama

 

Il parricida o seduttore Kassapa, ebbe senza dubbio una grande intuizione nella scelta dell’ubicazione del suo palazzo: dall’alto del monolite si deve essere sentito davvero il padrone del mondo!

Peccato che il suo regno sia durato poco (circa 10 anni) e che il fratello sia riuscito a vendicarsi, sconfiggendolo e costringendolo al suicidio. Del favoloso palazzo – descrizioni molto dettagliate sono presenti in un antichissimo libro fortunatamente giunto fino a noi – purtroppo non è visibile che il basamento e una porzione delle mura perimetrali alta al massimo mezzo metro.

Ma di certo non si visita Sigiriya per il castello, quanto per l’eccezionalità della sua ubicazione… Neanche a dirlo, altamente sconsigliata a chi soffre di vertigini!

Come arrivare

La capitale, Colombo, dista 160 chilometri. Sigiriya è servita da un aeroporto ma non potete arrivarvi in aereo da quello internazionale di Bandaranaike. Se optate per un transfer da Colombo, è consigliabile il taxi (circa 55€, 5 ore) perché servirsi del trasporto pubblico comporterebbe la seguente trafila (circa 8 ore):

– bus shuttle gratuito dall’aeroporto della capitale a Katunayake (stazione degli autobus).
– bus da Katunayake a Kurunegala (o Kandy)
– bus da Kurunegala (o Kandy) a Dambulla (25 chilometri da Sigiriya)
– bus da Dambulla a Sigiriya. In alternativa, potrete servirvi di comodi tuk tuk (prezzo da contrattare).

Qualcuno suggerisce un itinerario alternativo:
– bus shuttle gratuito dall’aeroporto della capitale a Katunayake (stazione degli autobus).
– bus da Katunayake a Kurunegala
– bus da Kurunegala direzione Polonnaruwa per bypassare Dambulla e giungere a 10 chilometri da Sigirya
– tuk tuk.

 

Documenti necessari

Il visto per turismo e affari è obbligatorio. L’ETA (Electronica Travel Authorization) va richiesta online su www.eta.gov.lk al costo di 20 dollari americani (durata 30 giorni). In alternativa, si può chiedere direttamente all’aeroporto di Colombo, al costo di 25 dollari americani.

Il passaporto deve avere una scadenza non inferiore a 6 mesi dalla partenza.

Prezzi: il biglietto costa 30$ ed è comprensivo dell’accesso al museo (solo museo, 5$).
Orari: il sito è aperto dalle 6.30 del mattino fino al tramonto mentre il museo dalle 8.30 alle 17.30.

Consigli utili: per l’escursione, portate con voi una bottiglietta d’acqua e un cappello perché la passeggiata lungo i giardini e fin su in cima vi terrà impegnati per almeno un paio d’ore!

Il momento migliore, è il pomeriggio: sia per sfruttare temperature più clementi, sia per godere dei colori caldi del tramonto. Vi ricordiamo che nei transfer a bordo degli autobus non è consigliabile avere con sé bagagli ingombranti, meglio optare per gli zaini.

Come si pronuncia? Si-ghì – ria!

1 commento

Christomannos 5 Febbraio 2014 - 8:14

Mi hai fatto ritornare indietro di quasi trentanni. Ho visitato la Rocca di Sigiriya e mi è piaciuto tantissimo anche se il caldo era opprimente e fare tutte quei gradini è stato faticoso.
comunque merita tantissimo.
ciao e grazie
Ms

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