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Lo Scaffale di TDM: 4 weeks to C.

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Xmas

Ci siamo! Beh, non proprio… mancano ancora quattro settimane a Natale. Fiumi d’inchiostro sono stati versati sull’evento clou della stagione invernale.

Tra breve tempo, come ogni anno, si scatenerà il putiferio, tutti parleranno, scriveranno e, forse, canteranno, sul natale; ecco perché lo Scaffale ha deciso di occuparsene ora, con congruo anticipo, evitando la ressa dell’ultimo momento!

Natale, festa religiosa, eppure (in ottima compagnia con Capodanno) è festa globale (dunque per definizione non può essere solo religiosa, diciamo che lo è per chi ci crede, per gli altri è divertimento) già: perché trascendendo la sua matrice originaria, vestito di consumismo e baldoria, regali e musica, cibi e chi più ne ha… Natale si è infiltrato anche in Cina (per non dire del Giappone, dove è di casa da decenni ormai): più global di così!

È stato detto che questo periodo dell’anno è come una lente d’ingrandimento puntata sulle nostre coscienze (sulla nostra vita in generale).

Ecco una definizione che spinge alla riflessione e, si creda o non si creda, alla fine interroga tutti. Comunque sia, le luminarie nelle città e nelle case, le vetrine dei negozi, tutto ci spinge verso la gaiezza.

Allora giochiamo un poco!

Il viaggio, in questo periodo è un classico che va con la storia (o, a piacere: con il mito, la leggenda; lo dico senza polemica!) del Natale stesso. Si dice che Maria e Giuseppe fossero in viaggio per questioni burocratiche quando il fatto avvenne.

Viaggiare in alta stagione senza prenotare! Infatti, si dice, non trovassero posto in nessuna locanda, dovendosi adattare alla fine al B&B più economico… giusto un tetto sulla testa. Una vera stalla insomma!

Noi siamo fortunati, abbiamo buone probabilità di non ridurci tanto male grazie ad internet, nonché grazie ai consigli e le dritte di Monica e Turista di Mestiere

Che si decida per un viaggio verso casa… si sa, Natale con i tuoi; oppure verso mete calde, o ancora che si scelga una città europea, che senz’altro si farà bella per i festeggiamenti… dove si vada si vada… noi andiamo al nocciolo: cosa mettere in tasca?

Il classico dei classici di dicembre: A Christmas Carol di Charles Dickens… ovvero l’uomo ed il libro che hanno inventato il Natale come noi lo immaginiamo oggi. Non mi si dica che la storia è trita e solo per bambini. Non sono d’accordo. Vabbè lo sono, ma solo in parte.

È giusto dire che a Natale in noi si fa strada come non mai l’età della fanciullezza? È giusto dire che alcune piccole cose come l’amicizia, la fratellanza, la cortesia, il senso degli affetti tout court, la speranza che il mondo sia migliore per tutti, sono piccole cose in cui val la pena credere (almeno una volta ogni tanto)?

È giusto dire che la festa comunque la si declini è un momento di piacevolezza cui nessuno sfugge, anzi che tutti agognano? Allora! Tra le varie edizioni, notiamo con simpatia quella proposta da Mondadori negli Oscar e comprende, oltre al citato Canto di Natale, altre novelle natalizie, bel volumetto per viaggiare a cuor leggero.

Va bene, passiamo oltre.

Accostare Dickens a Simenon, sembra sacrilego ma è solo apparenza, non scordiamo quanto Charles riesca ad essere cupo e crudo in certe sue pagine!

La neve era sporca (direi che restiamo in tema!) è un bel romanzo noir di Georges Simenon pubblicato da Adelphi (la quale pubblica tutta l’opera del papà di Maigret).

In questa storia “affilatissima” come la lama di un pugnale, il protagonista non è il celebre commissario, tuttavia non c’è da prendersela a male, sono certo che nessuno rimarrà deluso da questa lettura… per una serata di anti-vigilia.

Come dicevamo prima, il periodo ci spinge al divertimento, alla festa, vogliamo viaggiare e leggere qualcosa di divertente, se possibile.

Regalo di natale: I tre moschettieri di Alexandre Dumas, ogni edizione è buona. Ma sì, lasciamoci andare per una volta! La storia è conosciuta pure dai sassi, tuttavia… quanto divertimento c’è nei sessantasette capitoli di Dumas, quante parti delle avventure, che nel libro sono continue e scoppiettanti, sono poco, o per nulla, conosciute?

Sono un giocattolo di natale, I moschettieri di Dumas, si leggono con disinvoltura e si dimenticano come previsto dal buon feuilleton che si rispetti. Un piccolo divertimento, uno sfizio che giusto a natale. Alla prossima! M.I.

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