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Frantoi Aperti 2013: la nostra avventura in Umbria!

Pubblicato: Ultimo aggiornamento il
Frantoi Aperti
Frantoi-Aperti-2013-

Frantoi Aperti, edizione 2013

 

Nel week end di Ognissanti, grazie al progetto #aciascunoilsuo, siamo stati ospiti della manifestazione Frantoi Aperti in occasione dell’inaugurazione della festa dell’Oro Verde che ha visto protagonisti i comuni di Assisi, Campello sul Clitunno, Giano dell’Umbria e Trevi. Ciascun borgo ha pianificato una serie di eventi per permettere ai visitatori di conoscere (oltre che degustare) un’eccellenza del territorio umbro, fin dalle primissime fasi di produzione. Citando – liberamente – lo chef Emilio Pompeo (personaggio straordinario di cui vi parleremo in seguito, titolare del Ristorante “Le Prata” a San Lorenzo di Trevi) molti italiani sono capaci di spendere 12 euro di olio per il motore della propria macchina e solo 2 euro per condire i piatti che dovranno mangiare. Una vera follia, soprattutto se, calcolatrice alla mano, si cerca di capire come un olio davvero di qualità possa costare tanto poco. Dopo aver assistito personalmente al processo di produzione di un olio extravergine di oliva, dal frutto appena raccolto all’imbottigliamento, riteniamo sia impossibile vendere un prodotto eccellente a cifre irrisorie. Neppure i numeri della grande distribuzione possono calmierare tanto i prezzi e quindi il sospetto che i procedimenti di produzione non siano uguali a quelli certificati presso i frantoi che abbiamo potuto visitare diventa, per quello che ci riguarda, una certezza. Giunti alle porte di Assisi venerdì 1 novembre, abbiamo alloggiato nel delizioso Agriturismo Malvarina

 

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Agriturismo Malvarina, Assisi

 

Nonostante fosse già buio, ci siamo resi subito conto della particolarità di questa struttura, composta da diverse unità abitative abbarbicate sul fianco dolce della collina in una zona conosciuta proprio come Malvarina. Dopo aver preso possesso del nostro appartamento soppalcato (molto grande, ben riscaldato e con una deliziosa finestra sul bosco – di cui ci saremmo accorti solo l’indomani) siamo andati nella sala ristorante per un aperitivo. Nonostante fosse ancora chiusa agli ospiti, siamo stati accolti con cortesia e, davanti a un camino scoppiettante abbiamo sorseggiato un ottimo bicchiere di vino: un piacevole benvenuto in vista di una cena da leccarsi i baffi (…)! L’indomani, dopo la colazione consumata in una saletta in cui si condivide il tavolo con gli altri ospiti, siamo partiti alla volta di Trevi. La cittadina umbra per inaugurare l’evento Frantoi Aperti aveva studiato un programma davvero entusiasmante, ricco di attività, degustazioni e scoperta del territorio con un filo comune: l’olio! 

 

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Cooking Class Oleoteca Regionale Trevi FestivOl

 

Il primo appuntamento di FestivOl era un laboratorio di cucina presso l’Oleoteca Regionale ma definirla cooking class sarebbe davvero riduttivo! Si è rivelata, piuttosto, una performance da parte dello chef che non ha servito solo dei piatti a tavola (peraltro buonissimi), ma ha colto la poesia del cibo (il titolo “Cibo, racconti e armonie” non era dunque casuale) stimolando i sensi del suo pubblico! Non solo vista, gusto e olfatto ma persino l’udito! Lo Chef Emilio, infatti, si è avvalso della voce calda ed emozionante di Alessandra Parisi e della maestria alla chitarra di Piergiorgio Faraglia per arricchire un percorso sensoriale tra le eccellenze locali esaltate dal sapore dell’olio umbro. Dal momento che l’esperienza si è rivelata straordinaria (e che abbiamo saputo che ancora non c’è un menù all’Hostaria Le Prata poiché lo chef cucina con prodotti freschissimi e sull’ispirazione del momento, siamo certi che ritorneremo ben volentieri ad assaggiare le sue prelibatezze)!

 

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Palazzo Petroni

 

Lasciata l’Oleoteca, ci siamo diretti in piazza Mazzini per sbirciare tra gli stands allestiti dai Presidi Slow Food sotto i portici e, perché no, assaggiare una bruschetta con olio extravergine di oliva Dop e un piatto di lenticchie di Castelluccio di Norcia IGP! Alle 15 in punto, ci siamo diretti a Palazzo Petroni per Palazzi & Gusti & Design, il connubio, ben riuscito tra pezzi di arte moderna e l’eleganza dei palazzi nobiliari aperti per l’occasione. Fortuna ha voluto che, appena varcata la soglia, ci siamo imbattuti nel proprietario (nonché guida turistica umbra) che ha reso il nostro percorso tra i cimeli di famiglia davvero interessante. Arnaldo infatti, tra ricordi personali, reminiscenze scolastiche e letture da autodidatta appassionato, ha arricchito l’esperienza culminata con un calice di Montefalco Rosso dal sapore “armonico”! FestivOl con le sue decine di eventi (visite ai frantoi con la navetta gratuita, trekking urbani, passeggiate con attori e giocolieri, massaggi a base di olio, degustazioni varie) ha permesso ai partecipanti di visitare il borgo e di scoprirne gli scorci più caratteristici! 

 

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Trevi, FestivOl per Frantoi Aperti

 

Le strade acciottolate che partono da piazza Mazzini si inerpicano lungo la collina verso la cima, conducendo a un incredibile numero di palazzi nobiliari, alle chiese, ai torrioni, alle Case Medievali (bellissime!) a punti panoramici: in una parola, un incanto di cittadina! Nel tornare verso l’auto, abbiamo fatto una sosta a Villa Fabri e al fornito Mercatino delle Pulci in Piazza Garibaldi e, stanchi ma soddisfatti dell’intensa giornata, ci siamo diretti all’ultima tappa: il Frantoio Le Mandrie

 

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Frantoio Le Mandrie, Assisi

 

Quando siamo arrivati, il giovane Alessandro, titolare e responsabile dell’oleificio di famiglia, ricavato nelle stalle dei nonni, dove viene prodotto un olio extravergine bio a marchio DOP Umbria “Colli Assisi-Spoleto” era ancora nel vivo della produzione, affaccendato tra le macchine, le persone in visita, i clienti abituali. Nonostante questo, ci ha dedicato il suo tempo, raccontandoci il suo sogno, trasmettendoci la sua passione e spiegandoci come questi due elementi, insieme a onestà, attenzione e cura hanno realizzato un prodotto di cui esser fieri. Buono. 100% local. Bio. Tradizionale. E buono lo dobbiamo scrivere di nuovo perché non vorremmo rischiare di non essere capiti. Il plus dell’Olio Le Mandrie è la famiglia. Dopo la visita, ci siamo seduti a tavola come dei perfetti estranei e ci siamo ritrovati ad alzarci come due di loro. Questa famiglia lavora con dedizione e sacrificio da generazioni sulle circa 7.000 piante di ulivo (qualità “moraiolo”): si può dire che la famiglia Damiani l’olio ce l’hanno nel sangue? Perché è così. E una passione quando c’è, si vede. Si sente e si degusta. Tappa obbligata se andrete ad Assisi (e se avete tempo, cenate al Frantoio, poi ci ringrazierete)!

 

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Luoghi della gioventù di San Francesco

 

Domenica mattina di buonora, dopo una ricca colazione e aver salutato Claudio, il proprietario della Malvarina, ci siamo diretti ad Assisi (abbiamo parcheggiato al Park Matteotti, costo 1,30€/ora) animata da tanti eventi per UNTO, acronimo per Unesco-Natura-Turismo-Olio, il festival voluto per celebrare il week end di Frantoi Aperti. Tra le varie attività, abbiamo scelto di partecipare a un’avventura secondo noi molto particolare: la visita dei luoghi della giovinezza di San Francesco (e Santa Chiara)! Questa passeggiata, organizzata dalla Proloco e con Federica come preparatissima guida, si è rivelata estremamente istruttiva! Di solito, infatti, del Patrono d’Italia si conoscono gli episodi legati alla vita dopo la conversione: grazie a questo trekking urbano abbiamo potuto ripercorrere le fasi ad essa antecedenti scoprendo aneddoti veramente curiosi (uno su tutti, che riguarda il poverello di Assisi solo indirettamente: avreste mai detto che il patrono della città è San Rufino?). Dopo un paio di ore trascorse tra i luoghi più significativi (la “stalletta” dove è nato, i resti della casa paterna, il “carcere” dove venne rinchiuso per impedirgli di spogliarsi dei suoi beni, il fonte battesimale), abbiamo salutato la città per visitare il luogo dei luoghi: la Porziuncola, ubicata nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli. In questa piccola cappella, restaurata da San Francesco e dove spesso si fermava in preghiera, avvenne il passo decisivo per la conversione sua e di Santa Chiara e qui morì nel 1226. Emozionante davvero questa chiesa nella chiesa: visitatela! Prima di lasciare questa terra ricca di spiritualità, sapori e saperi, lungo la strada verso Roma, abbiamo fatto una tappa al Frantoio Marfuga, a Campello sul Clitunno.

 

Frantoio-Marfuga

Frantoio Marfuga

 

Nell’Azienda Agraria della famiglia Gradassi, dove viene prodotto un olio extravergine Marfuga Dop Umbria abbiamo potuto degustare un “Novello” e l'”Affiorante” (monocultivar moraiolo) con un esperto che ci ha aiutato a riconoscere i diversi sentori di carciofo, mandorla ed erba tagliata e ad avvertire l’equilibrio tra piccante e amaro. Un’esperienza sensoriale davvero eccezionale! Quando ci siamo rimessi in auto, alla volta di Roma, una sola cosa ci ha consolati, l’idea di poter assaporare di nuovo l’oro verde umbro per un bel po’: nei due frantoi abbiamo fatto incetta!

La chicca: se volete fare un tour della zona, consigliamo di leggere anche il nostro diario di viaggio Trevi Spello Bevagna, il diario di viaggio di Giano dell’Umbria e il diario di viaggio di Montefalco!

Malvarina, Via Pieve di Sant’Apollinare 32, Assisi
Le Prata, Via i Prati 1, San Lorenzo di Trevi
Piergiorgio Faraglia: cantante
Alessandra Parisi: cantante
Arnaldo Colia, Guida Turistica dell’Umbria, 339 3688655
Le Mandrie, Via Confraternita di Sant’Antonio
Marfuga, Viale Firenze, Campello sul Clitunno

1 commento

Girovagate Idee di Viaggio 6 Dicembre 2013 - 15:21

ho letto solo ora! Brava Monica!!!!!

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