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Verso Monet: l’anteprima a Verona con #Artandcoffee

Pubblicato: Ultimo aggiornamento il
Verso Monet mostra Verona
Quadro Monet

Monet

 
Qualche giorno fa è arrivato l’invito e ieri abbiamo avuto la possibilità di partecipare all’anteprima, studiata appositamente per stampa e blogger, della mostra Verso Monet: pensate, ci han dato persino la possibilità di scattare foto ai quadri (cosa normalmente proibita)! Per l’occasione sono partita per Verona io, Michela, nuova “inviata speciale” di Turista di Mestiere e lo confermo: la mostra Verso Monet è assolutamente da non perdere! Sponsorizzata dalla Segafredo Zanetti è attualmente esposta a Verona mentre dal 22 febbraio al 4 maggio verrà allestita presso la Basilica Palladiana a Vicenza. L’importante rassegna, il cui titolo completo è Verso Monet, storia del paesaggio dal Seicento al Novecento ècurata dallo storico dell’arte Marco Goldin di Linea d’Ombra, aprirà i battenti domani, 26 ottobre e resterà aperta fino al 9 di febbraio del 2014. L’occasione è stata a dire poco grandiosa: non solo ho potuto assistere alla mostra in anteprima, ma il tocco in più è stato avere come guida il padrone di casa, cioè colui che ha ideato la mostra stessa. Goldin è riuscito in maniera straordinaria a trasmetterci tutta la sua passione per l’arte e per ciò che ha creato. Ci ha raccontato, avvolgendoci completamente per più di 2 ore, i percorsi artistici dalla nascita del paesaggio, circa nel ‘600, fino a Monet appunto (inizio del ‘900). La mostra è composta da ben 105 opere provenienti dai più grandi musei del mondo e si divide in 5 parti fondamentali, seguendo però sempre un unico filo conduttore, lo sviluppo del paesaggio nell’arte. Non sono una esperta, cercherò di spiegarvi in parole povere quello che Goldin ha spiegato a noi blogger!

 

Bernardo Bellotto - Veduta di Verona

Bernardo Bellotto – Veduta di Verona

La prima parte, si intitola Il seicento, il falso ed il vero della naturaFino al ‘600 infatti la natura ed i paesaggi erano stati relegati in secondo piano a tutto vantaggio dei ritratti, in particolare nelle opere inerenti alla sfera cristiana. Dal ‘600 in poi, invece, i paesaggi sono diventati protagonisti, smettendo di essere una semplice scenografiaIn questa fase iniziale convivono elementi di paesaggio come sfondo, ma resta l’esigenza di raccontare una storia, possibilmente mitologica. All’interno di questa prima parte troverete opere di autori come Carracci, Domenichino, Poussin o Lorrain, tanto per citarne alcuni. Potrete ammirare anche tele di maestri olandesi, come Rembrandt o Jacob van Ruisdael, che introdussero la veduta panoramica. La seconda parte, intitolata Il settecento, l’età della veduta, mostra attraverso opere di Guardi, Canaletto, Bellotto, la tendenza a dipingere esattamente lo spazio, senza però escludere la possibilità di adattarla alle esigenze dell’immaginazione. La maggior parte di queste opere rappresenta grandi città, come ad esempio Roma o Venezia. La terza parte, basata su dipinti dell’800, è intitolata Romanticismi e realismi e raccoglie opere delle 2 differenti scuole di pensiero. Le opere legate al romanticismo, a differenza delle precedenti, hanno una personalità, un’anima e alcune mostrano degli interessanti spunti di fantasia (alcuni autori sono Friedrich, Turner, Constable) mentre le opere realiste cercano di riprodurre il reale senza influenze di alcun tipo, storiche o culturali (come fecero ad esempio Courbet, Grigorescu).
Paul Cézanne - La diga di Francois Zola

Paul Cézanne – La diga di Francois Zola

La quarta meravigliosa sezione è dedicata all’Impressionismo e paesaggio, con autori famosissimi del calibro di Boudin, Cezanne, Gauguin, Manet, Pissarro, Renoir, Sisley e Van Gogh. In queste opere troviamo finalmente il colore e la luce. Cioè che le distingue dalle precedenti però è l’utilizzo della tecnica del plein air, cioè la realizzazione dell’opera nel luogo esatto in cui l’autore vedeva il paesaggio. Ben presto però l’obbligo del plein air venne meno ed i quadri concepiti di fronte al paesaggio scelto venivano poi terminati in studio. Spesso addirittura gli autori decidevano di dipingere lo stesso paesaggio in diverse ore del giorno, per mostrarne luci e colori sempre differenti (cosa che fece per esempio Monet). In questo periodo, ritornò il tema del falso in natura, ed nel paesaggio si tornò a dipingere qualcosa di interiore (per esempio con Van Gogh, del quale sono esposte ben 7 opere). La quinta ed ultima sezione è quella dedicata a Monet, con ben 25 quadri, dalla “Foresta di Fontainebleau” al “Salice piangente”, passando per le famosissime “Ninfee”. Goldin ci ha spiegato che all’interno della mostra vengono proposte tutte le fasi di Monet perché solo lui, nella sua opera, riassume in pratica 300 anni di pittura del paesaggio! Vi ho convinti ad andarla a vedere? 
Uliveto - Vincent Van Gogh

Uliveto – Vincent Van Gogh

Dopo la mostra, siamo stati invitati al Aquila Nera Cafè dove ad accoglierci abbiamo trovato un kit davvero speciale con dei ricordini che renderanno ancor più indimenticabile questo evento!!!
evento

evento

Vi do un paio di  consigli utili:
 
INDISPENSABILE

Secondo me, è assolutamente indispensabile avere una guida per potere capire profondamente il significato della esposizione. Certo potete vederla anche da soli, ma vi assicuro che non rende neanche la metà! ^^

BIGLIETTI 

 

Per visitare la mostra, conviene informarsi in precedenza per l’acquisto dei biglietti ed eventualmente prenotare l’ingresso: consultate la pagina dedicata di Linea d’Ombra.
PrezziCon visita guidata 20€, Intero 12€, ridotto 9€, ridotto minorenni 6.
OrariDal lunedì al giovedì 9-19, dal venerdì alla domenica 9-20. 
 
Contatti: +39.0422.429999 
E- MAIL: biglietto@lineadombra.it
Dove Dormire
In centro, potete provare l’hotel Il Mastino. Io ho alloggiato in una camera doppia economy, con arredo un po’ datato ma il bagno era fantastico, la colazione ok e la posizione ottima (2 minuti dalla mostra a piedi)! 

Come arrivare

Io sono giunta in città in treno e ve lo suggerisco caldamente: comodo, veloce, non inquinante e, se prenotato per tempo anche low cost. Verona Porta Nuova è servita anche da treni alta velocità. Dalla stazione potete prendere un taxi (circa 6€) oppure cercare un bus qualunque sulla pensilina A, sono 2-3 fermate. Il biglietto si può fare a bordo e costa 1,5€. Se acquistato prima, costa meno. Se preferite andare a piedi, dovrete fare una passeggiata di circa un chilometro. Se giungete in auto, uscite a Verona Sud, poi andate sempre dritto su via del Lavoro. Arrivate in Corso Porta Nuova e poi in Piazza Bra. Da lì, cercate il parcheggio (ticket in tabaccheria) oppure scegliete il parcheggio coperto di via Bentegodi: in ogni caso, occhio sempre alla ZTL!!! Se arrivate in aereo, l’aeroporto è a circa 15 minuti di taxi dalla stazione (25-30€). L’alternativa più economica è la navetta che parte ogni 20 minuti circa (6€)

P.S. da oggi in poi colazione solo con questo…

locandina evento

 

 
Per ammirare tutte le foto scattate ieri, cercate su twitter #artandcoffee! Buon divertimento!
 
Articolo redatto da Michela

1 commento

Federica 27 Ottobre 2013 - 18:32

ci farò molto volentieri un pensierino!

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