In Bretagna, nel comune di Paimpont, si estende la foresta di Brocéliande che custodisce le vicende ed i segreti della famosissima leggenda di Merlino.
La Foresta di Brocéliande
Passeggiando tra querce, faggi, lande e laghi incantati è possibile entrare a contatto con il fascino del Mago, della fata Viviana, di re Artù e del cavaliere Lancillotto, protagonisti di storie raccontate e tramandate dagli abitanti del posto di generazione in generazione.
Sperduta tra la vegetazione della foresta di Brocéliande, si trova la Fontana dalle bolle magiche (in grado di guarire i folli, i tignosi e di trovare marito alle donne sole), dove avvenne lo sciagurato incontro tra la bella Viviana e Merlino.
Si tramanda che Merlino, invaghitosi di Viviana, l’abbia istruita su tutti gli incantesimi di sua conoscenza, tranne uno (per ovvi motivi): quello di rinchiudere una persona in una prigione invisibile per sempre.
Purtroppo, però, un giorno il Mago si lasciò persuadere dalla donna a condividere l’ultimo segreto, e fu la fine. Viviana, infatti, usò contro di lui l’incantesimo per diventare la maga di corte di Re Artù. Ancora oggi, tra gli alberi secolari, si cela la tomba -invisibile- di Merlino riconoscibile da un cumulo di pietre: se vedrete fiori e bigliettini, vorrà dire che l’avrete individuata!
Assolutamente da non perdere è la visita al Castello di Comper un tempo, sempre secondo la storia, residenza della fata Viviana ed oggi sede del “Centrede l’Imaginaire Arthurien”. Previo contatto, si può assistere a mostre, spettacoli a tema e partecipare a passeggiate lungo i misteriosi sentieri della foresta magica, seguendo una guida vestita con abiti d’epoca.
Tanti sono i luoghi suggestivi e pieni di magia da visitare: come la fonte dell’eterna giovinezza di Barenton (dove è usanza gettare delle monetine di buon auspicio), la quercia di Guillotin che ha più di 1.000 anni ed una circonferenza di 9 metri, la Valle del non Ritorno dove Viviana intrappolava i mariti infedeli, l’Albero d’Oro (un castagno rivestito di oro dall’artista Francois Davin, circondato da 5 alberi neri, in ricordo del terribile incendio del 1990), l’Abbazia di Tréhorenteuc chiamata il Tempio del Graal perché al suo interno si trovano raffigurazioni che rimandano alla leggenda della Tavola Rotonda o il Castello di Trécesson abitato dai fantasmi.
La chicca: una delle stagioni migliori per visitare la foresta è l’autunno, quando la vegetazione si veste di colori nuovi ed aguzzando la vista si possono raccogliere funghi e castagne.
Passeggiando tra i sentieri si avverte lo spirito di Merlino che vaga nel vento sempre pronto, secondo la leggenda, a risvegliarsi dal sonno nel momento in cui la Bretagna necessiterà del suo intervento.
Come arrivare: la foresta di Brocéliande può essere raggiunta dalla città di Rennes tramite l’autobus 1A della linea ILLENOO diretto al vicino villaggio di Paimpont.
Chi si trova a Parigi, può organizzare un’escursione, raggiungendo Rennes in TGV (in tre ore si percorrono i 350 km di distanza.
Il biglietto non è economico ma, se il viaggio è pianificato per tempo, si possono sfruttare interessanti promozioni) e la foresta con il bus indicato sopra.
Articolo redatto da Giulia S.
5 commenti
Chi è Viviana?
Non era la fata Morgana ?
Viviana è la dama del Lago mentre Morgana è la fata. Sono due personaggi diversi.
Io ho seguito l’itinerario della mappa: l’idea era quella di fare tutto l’itinerario completo, ma vista la delusione delle prime due tappe abbiamo rinunciato e ce ne siamo andati. A mio marito poi di vedere la foresta di Merlino non importava molto, già avevo faticato a convincerlo ad andarci, quindi puoi immaginare la sua reazione…
Io ci sono stata l’anno scorso durante la mia vacanza in Bretagna: ero partita tutta contenta perchè queste leggende mi avevano veramente incuriosita. Mi aspettavo un luogo magico, invece purtroppo è stata una grande delusione: la fontana dell’eterna giovinezza è una pozza d’acqua maleodorante, e la tomba di Merlino sono 4 sassi messi in cerchio. Mi è sembrata veramente una trappola per turisti (e io ci sono cascata!). Ci sono rimasta malissimo 🙁
la tomba di Merlino era ben più imponente! Pare infatti (almeno da quello che ho letto documentandomi sulla stranezza di sole 3 pietre a testimonianza della sua sepoltura) che il monumento iniziale sia stato fatto letteralmente saltare per aria nell’800 dal proprietario del fondo, alla infruttuosa ricerca di un fantomatico tesoro. Certo, le 3 pietre tornano utili anche a supportare (oggi) la leggenda di una prigione d’aria nella quale il povero Merlino è stato rinchiuso… Ma tu hai seguito solo gli itinerari nella mappa oppure hai esplorato la foresta “faidate”? Un ragazzo molto appassionato sull’argomento, infatti, dice di aver visto le cose più belle senza l’ausilio della cartina, facendo un giro in bicicletta. Mi spiace che la tua impressione sia negativa 🙁