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Diario di viaggio: Ceuta, una Spagna insolita che confina col Marocco!

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Ceuta Colonne Ercole

Una Spagna insolita non la trovate in Spagna, ma ai confini col Marocco: cioè, sareste sempre in Europa, ma geograficamente parlando, vi trovereste in Africa. Parliamo di Ceuta, una città autonoma spagnola ubicata su una penisola proprio di fronte a Gibilterra.

Ceuta

Se non avete mai pensato a trascorrere qualche giorno in questo delizioso gioiellino su una sottile striscia di terra protesa nel Mediterraneo, fatelo presto perché state perdendo un’occasione più unica che rara di vedere coi vostri occhi un esperimento ben riuscito: culture che convivono,  che si mescolano, che si valorizzano!

Il viaggio per raggiungere Ceuta (Sebta in arabo) ha, già di per sé, un che di “mitico”: pensare che si sta navigando tra le colonne d’Ercole (l’antica Calpe, oggi Gibilterra e l’antica Abyla, oggi Ceuta) non può non rievocare il nec plus ultra, la scritta lasciata da Eracle (o Ercole) durante una delle 12 fatiche per indicare il limite oltre il quale i comuni mortali non potevano andare.

Le Colonne e il Dio che le divide ci salutano da Gibilterra e ci accolgono a Ceuta: l’emozione è fortissima! Giunti a destinazione, ci siamo avviati a piedi verso il centro città (uscite dal porto e svoltate a sinistra, seguendo le indicazioni stradali).

Dopo 15 minuti circa, vedrete una rotonda con la statua di Enrico il Navigatore e un grande arco, passateci sotto e fate un salto al centro di informazione turistica dove reperirete una mappa cittadina e tutte le indicazioni utili per il soggiorno.

La tentazione di scattar foto era fortissima ma abbiamo resistito: meglio prendere subito possesso della nostra stanza!

Con estremo piacere, non solo abbiamo scoperto che l’Ulises Hotel si trova lungo la strada principale di Ceuta, in piena zona pedonale ma che la camera che ci hanno assegnato è un vero appartamento!

Dove-dormire-Ceuta-Ulises-Hotel

La bellissima camera dell’Ulises Hotel

Affacciata sulla piccola piscina, è dotata di tutti i comfort e il set di cortesia è strepitoso (della serie, se avete dimenticato di comprare qualcosa, aspettate di arrivare, potreste trovarlo nel bagno dell’hotel)!

Ci siamo dati una veloce rinfrescata e ci siamo buttati nella movida di Ceuta: non abbiamo certo dimenticato di essere in Spagna!

Abbiamo passeggiato tra palazzi andalusi dai colori sgargianti, palme altissime e decine di localini pieni di turisti che bevevano cañas e mangiavano stuzzicanti tapas!

Senza una meta precisa, siamo finiti sul Paseo de la Marina Española, che corre proprio vista Parque Marítimo del Mediterraneo per goderci un tramonto strepitoso e l’accensione in contemporanea di un sistema di luci che esaltano la bellezza dei palazzi più suggestivi della città!

Ceuta Paseo de la Marina Española

Paseo de la Marina Española

Il Parque ha conquistato subito la nostra attenzione. Parliamo di un’enorme area attrezzata con piscine (di acqua dolce e salata), solarium, bar, ristoranti, caffè, pub e persino un Casinò, dove trascorrere la giornata e, a maggior ragione, la nottata!

L’architetto spagnolo Cesar Manrique, ha voluto realizzare uno spazio per tutta la famiglia: i locali e le piscine dalle forme sinuose sono incastonati tra giardini che esplodono letteralmente di colori e profumi grazie all’accurata scelta di piante tropicali estremamente scenografiche!

Piscina salata

Piscina salata

Noi ci siamo lasciati conquistare dal silenzio e dal fascino del Parque e abbiamo deciso di cenare in uno dei locali che spuntano tra i giardini. Mentre eravamo alla ricerca di un posticino che ci ispirasse, siamo stati letteralmente catturati dalla proprietaria del “Ristorante Rigoletto“: ci è sembrata talmente affabile (e sicura della bontà della propria cucina) da convincerci!

Piscina salata

Piscina salata

Noi di solito non mangiamo italiano all’estero ma in questa occasione abbiamo fatto uno strappo alla regola e la scelta si è rivelata ottima: due buonissime cotolette alla milanese con insalata e patatine fritte, un dolce a base di tre tipi diversi di cioccolato accompagnati da quattro birre e una bottiglia d’acqua ci sono costati –  in una cornice strepitosa – solo 22,50€ totali! Ci credereste che anche il Parque era praticamente vuoto?

Se volete approfondire, leggete la nostra recensione sul Parque Maritimo di Ceuta

Ceuta-Casa-de-los-Dragones

Casa de los Dragones

Dopo cena, abbiamo fatto una passeggiata, scoprendo un’altra Ceuta. Ugualmente bellissima, ma più romantica e malinconica.

Le strade acciottolate e pulite, le piazze ampie, le fontane con giochi d’acqua, i giardini curati, tutto era valorizzato da un sistema di illuminazione dalle tonalità aranciate che esaltava quello che di giorno era sfuggito all’occhio, attirato più dai colori che dalle forme.

Mentre camminavamo, abbiamo fissato a mente i posti che avremmo voluto vedere l’indomani, usufruendo della “Ruta Monumenta” per conoscere le ubicazioni di ciascun sito.

Plaza-Reyes-Ceuta

Plaza de los Reyes

La Ruta altro non è che una serie di  pannelli, sparsi per la città, che illustrano in inglese e in spagnolo i must see: un eccellente esempio di supporto al turista in visita a Ceuta!

Dopo una dormita rigenerante, siamo scesi a fare colazione nella sala ristorante, la parte meno attraente di questo bel 4 stelle perché ancora non interessata dal restyling che invece è stato effettuato nelle camere.

Nonostante questo, la colazione ci è sembrata soddisfacente: la scelta dal buffet era varia e abbiamo potuto servirci autonomamente anche le bibite calde da thermos costantemente rimpinguati dal personale.

Ceuta-Murallas-Reales

Ingresso delle Murallas Reales

Belli satolli, ci siamo diretti alle Murallas Reales (Mura Reali), il monumento più rappresentativo di Ceuta e l’unico raffigurato nei pochissimi magneti in vendita in città (anzi, a tal proposito, se ne trovate uno, compratelo, potreste rischiare di non trovarlo in un secondo momento)!

Nell’atrio di questa imponente fortificazione – restaurata di recente – abbiamo visto un paio di locali che, alle 11 del mattino, stavano iniziando ad aprire (con calma, eh!). Dall’arredo arabeggiante, non abbiamo fatto fatica a immaginare l’incantevole atmosfera che ci deve essere a cena, con candele e luci soffuse!

Ceuta-Murallas-Reales

Murallas Reales

Oltrepassata la piazza, siamo saliti subito sul tratto di muraglia percorribile: dall’alto, abbiamo ammirato balaustre, fossati, frangiflutti e camminamenti, oltre a godere un fantastico panorama sul mare e sulla sottostante Piazza delle Armi.

Insieme a noi, solo altri due turisti (inglesi, forse) e ci è dispiaciuto – di nuovo – che un luogo così bello fosse praticamente deserto, mentre altre città spagnole in pieno agosto (e non solo) pullulano di turisti!

Ceuta-Murallas-Reales

Murallas Reales

Quando siamo scesi sulla Piazza dalle Armi, siamo entrati nel Museo de los Murallas Reales (al momento del nostro viaggio vi era installata una mostra fotografica sugli uccelli, a ingresso gratuito) e in un sito in cui scoprire “Las 7 esencias de Ceuta” (ricordiamo che il nome arabo, Sebta, deriva da quello romano Septem) grazie a una interessante proiezione della durata di circa 15 minuti.

Usciti dalle Mura, abbiamo deciso di andare in spiaggia, sul lato opposto rispetto al porto dove si arriva col traghetto.

Queste due spiagge cittadine Playa de la Ribera Playa del Chorillo sono comodissime per le famiglie e per chi intenda muoversi a piedi (le altre, Calamocarro, El Desnarigado, Benzù, San Amaro e Benítez, devono essere raggiunte in auto).

Ben riparate dal vento, si specchiano nel Mediterraneo: l’acqua è pulitissima e invita decisamente a un tuffo (forse più di uno)!

Playa-Ribera-Ceuta

Playa Ribera

Tra le due, abbiamo preferito La Ribera: era praticamente deserta! Più che di stabilimenti, bisognerebbe parlare di chioschetti, anche se sono attrezzati per pranzi a base di carne e pesce alla brace!

Noi ci siamo limitati a bere un succo di frutta anche perché volevamo rispettare la tabella di marcia e quindi, pur a malincuore, ci siamo rimessi in cammino, ripercorrendo la strada fatta per giungere all’hotel.

Abbiamo attraversato la bellissima Plaza de Africa che molte guide definiscono il cuore pulsante di Ceuta ma secondo noi è solo la piazza su cui si affacciano i maggiori edifici istituzionali cittadini: altre piazze ci sono sembrate più nevralgiche di questa!

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Plaza de Africa

Forse, la sua posizione più decentrata rispetto al vero pulsare cittadino, l’ha perfettamente preservata, rendendola un’oasi felice, con il giardino centrale curatissimo in cui svetta il monumento ai caduti, la splendida Parroquia Santa Maria de Africa, la (deludente) Cattedrale Santa Maria de la Asuncion, la Commandancia General e il Palacio de la Asamblea.

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Santa Maria de Africa

Abbastanza provati dalla lunga camminata, ce ne siamo andati  a pranzo. Tra i vari localini all’aperto che abbiamo visto strada facendo, abbiamo scelto “De Buena Cepa” (Calle Real 40, poco oltre il nostro albergo).

Il menù era scritto in spagnolo su una lavagna affissa alla parete: io mi sono lasciata ispirare da uno dei piatti del giorno a base di carne (medallones de solomillo 4,50€) e posso dire di aver mangiato benissimo! Ideale secondo me anche per bere una semplice birretta o un drink con una tapa!

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De Buena Cepa

Finalmente sazi, ci siamo diretti in hotel per riposarci un po’ e per sfruttare, prima che calasse il sole, quella piscina che avevamo adocchiato dalla camera!

Siamo usciti direttamente per cena e non ci siamo allontanati molto dall’atrio dell’hotel: un cuoco, infatti, stava cucinando su una brace un mix di spiedini di carne e di pollo proprio nell’Ulises Café.

Impossibile resistere! Ci siamo accomodati a uno dei tavoli all’aperto (fortunatamente libero) e, mentre attendevamo il nostro ordine, abbiamo ammirato turisti e locali placidamente a passeggio!

Se doveste mangiare anche voi in questo ristorantino, ordinate solo mezze porzioni perché quasi sicuramente non riuscireste a mangiare quelle intere, a meno che non siate in gruppo!

All’Ulises Café va anche il merito di averci fatto scoprire la birra Mahou davvero gustosa!

L’indomani, abbiamo preso l’autobus L7 in Plaza de la Constitucion per raggiungere la Frontera (il biglietto si fa a bordo e costa 0,80€ a persona. Passa ogni 15-20 minuti e impiega 20-25 minuti).

La seconda parte del nostro viaggio, infatti, si sarebbe svolta nel Nord del Marocco, tra le montagne del Rif.

A bordo, quasi esclusivamente marocchini: gli unici stranieri oltre a noi due, tre ragazzi italiani con lo zaino in spalla.

Il programma di attraversare la frontiera a piedi si è improvvisamente concretizzato e l’idea non ci ha mai preoccupati.

Pensate che, mentre eravamo in autobus, alcuni marocchini ci hanno indicato, in un inglese stentato i monumenti che vedevamo sfilare davanti ai nostri occhi: un atteggiamento così amichevole da aumentare la nostra voglia di tornare in Marocco!

Per quella parte del racconto… leggete il nostro diario di viaggio di Tetouan, prima tappa in territorio marocchino!

Qualche giorno dopo…

Ceuta-frontera

La frontiera Spagna-Marocco

Appena usciti dalla frontiera marocchina e approdati in terra spagnola, non ho potuto resistere alla tentazione di immortalare il benvenuto di Ceuta!

Avevamo deciso di prendere l’autobus, visto che lo vedevamo in coda, dietro le macchine in fila, ma quando l’attesa si è allungata in maniera imbarazzante (è pazzesco ma non è prevista una corsia riservata ai mezzi pubblici e quindi gli autobus devono aspettare i tempi di controllo delle auto che attraversano la frontiera!) abbiamo preso un taxi, fermo alla postazione ubicata a un paio di metri (5€ per il centro).

Avremmo potuto prenotare nuovamente l’Ulises ma abbiamo voluto sperimentare anche il Tryp Ceuta Hotel, proprio a due passi da Plaza de Africa.

L’abbiamo scelto sia per il costo che per la vicinanza al porto: l’indomani il traghetto che ci avrebbe condotto ad Algeciras era infatti alle 9.30 del mattino!

Dove-dormire-Ceuta-Hotel-Tryp

Hotel Tryp

Questo 4* del gruppo Melia, dalla facciata in acciaio e vetro, ha una hall molto grande e luminosa, ascensori panoramici, camere ampie, confortevoli e di design.

Il giudizio avrebbe potuto essere positivo se non fosse stato per l’accoglienza, davvero sgradevole, della receptionist che ha gestito malissimo l’arrivo degli ospiti.

Invece di scusarsi per le camere ancora non pronte e di offrirci un drink, ha messo tutti in attesa nella hall sostenendo che, tra le condizioni dell’hotel ci fosse il check in tra le 12 e le 18.

Di fronte al tono, più che all’assurdità di un range così ampio per l’accesso in camera (soprattutto per chi come noi avrebbe dovuto alloggiare solo una notte), abbiamo deciso di addolcirci, andando a pranzo.

Stra-consigliate le tapas de “Meson de la Esquina Iberica”: patatas bravas, anchoas, jamon, queso, tomate e l’immancabile caña (che non avevamo potuto bere, se non in casi del tutto eccezionali, in Marocco!).

Fortunatamente, al ritorno in hotel, c’era stato un avvicendamento alla reception e non abbiamo avuto alcun problema in fase di check in. Posate le valigie, siamo usciti subito, per vedere quelle cose che avevamo rimandato durante il primo soggiorno.

Purtroppo non siamo riusciti a fare l’escursione sul Monte Hacho (la metà di montagna che Ercole avrebbe spostato verso l’Africa, aprendo un varco tra Mediterraneo e Atlantico) perché, per godercelo davvero, avremmo dovuto ritagliarci almeno una mezza giornata (tempo che non avevamo a disposizione).

Un buon programma dovrebbe prevedere una bella passeggiata nel Parque de San Amaro, la visita del museo Desnarigado e della Fortezza, una sosta al Belvedere di Sant’Antonio e un pranzo al ristorante marocchino Oasis.

Ridurre drasticamente una simile escursione a uno scatto, ci sembrava davvero un peccato e quindi abbiamo preferito rinunciare.

Altro rammarico, non aver partecipato alla mini crociera col Barco Turistico “El Desnarigado” lungo la costa di Ceuta fino alla scogliera del Monte Hacho (se le condizioni del mare lo consentono). Il tour dura 40-45 minuti.

Certamente, qualora tornassimo, non ci lasceremmo scappare entrambe le attività e una visita al Museo de Ceuta e a quello de la Legion (trascurati, a favore di altri siti più piacevoli da visitare in piena estate, all’aperto).

 

Come arrivare a Ceuta

Da Malaga (qui il nostro diario di viaggio), abbiamo raggiunto Algeciras (città a sud, oltre Gibilterra) in un paio di ore di comodissimo autobus dotato persino di wifi e bagno a bordo (linea AvanzaBus, biglietto acquistato online www.avanzabus.com, 20,10€ a tratta a persona).

Giunti ad Algeciras, siamo andati a piedi (in 5-6 minuti) al porto d’imbarco (Estacion Maritima) e ci siamo diretti subito al box della Acciona-Trasmediterranea (biglietto acquistato online sul sito www.aferry.it e pagato 58€ in due a tratta, con posto a sedere standard).

Per un errore – nostro – nella prenotazione (non abbiamo calcolato bene i tempi di percorrenza del bus da Malaga), abbiamo perso il traghetto corrispondente ma, pur essendo il nostro un biglietto non rimborsabile né modificabile, al desk della compagnia ci hanno detto che non era un problema:

NON dovevamo pagare né una differenza né un biglietto integrale ma solo aspettare la partenza del ferry successivo!

Sappiate che dovrete arrivare all’imbarco almeno mezz’ora prima della partenza per fare il check in (un’ora se avete auto al seguito): dovrete solo presentare il biglietto elettronico e in cambio ve ne daranno due (una copia per voi e una da consegnare al momento di salire a bordo).

Le compagnie si equivalgono, nei prezzi e nella qualità del servizio, Acciona però ha solo 4 corse giornaliere Algeciras-Ceuta e viceversa, mentre Balearia e FRS contano circa una decina di corse al giorno.

Noi comunque ci siamo trovati benissimo con Acciona (per puntualità, pulizia, wifi a bordo, servizio bar e, soprattutto perché non ci ha creato problemi per aver perso il traghetto prenotato) quindi ci sentiamo di consigliarvela senza ombra di dubbio!

Info utili

Parque Maritimo: Bassa stagione 1 gennaio – 25 aprile e 1 ottobre – 31 dicembre. Prezzi: adulti 1€, bambini gratis. La sera chiuso. Media stagione 26 aprile – 31 maggio e 1 settembre – 30 settembre. Prezzi: 4,70€ adulti, 3,20€ bambini al mattino. La sera chiuso il lunedì e il giovedì; le altre sere adulti 1€ bambini gratis. Alta stagione 1 giugno – 31 agosto. Prezzi: 5,80€ adulti, 4,20€ bambini al mattino. La sera chiuso il lunedì e il giovedì; le altre sere adulti 1€ bambini gratis. P.S. queste le tariffe affisse all’ingresso ma quando siamo andati noi in pieno agosto NON abbiamo dovuto pagare alcun biglietto d’ingresso la sera (probabilmente per incentivare l’afflusso dei turisti).

Murallas RealesIndirizzo: Avenida de San Francisco Javier. Prezzi: gratis

Barco Turistico El Desnarigado:
Prezzi: 8€ adulti, 3,50€ bambini under 7 anni. Orari: dal 15 giugno al 15 settembre tutti i giorni (tranne il lunedì) mattina partenze alle 12 e alle 13; pomeriggio partenze 17, 18, 19 e 20.

Dove mangiare a Ceuta

  • Ristorante Rigoletto, Parque Maritimo
  • De Buena Cepa, Calle Reale 40
  • Ulises Café, Calle Camoens 5
  • Meson de la Esquina Iberica, Calle de Jaudenes 6

 

Dove dormire a Ceuta

  • Ulises Hotel, Camoens 5
  • Tryp Ceuta Hotel, Alcalde Sánchez Prados 3

6 commenti

Carmen 14 Luglio 2018 - 15:33

Ciao! Dovrei andare a Ceuta per ricerca, potresti dirmi se ci sono voli o traghetti e da dove prenderli. Partirei dal centro Italia.

Grazie =)

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Monica Nardella 25 Luglio 2018 - 22:41

Ciao Carmen, come ho scritto nell’articolo, puoi atterrare a Malaga, prendere un autobus per Algeciras e un traghetto per Ceuta. Non credo ci siano tratte più comode o meno costose (Malaga è un aeroporto con molti voli da molte città italiane quindi opterei per quell’itinerario)

Rispondi
maurizio 22 Aprile 2017 - 21:23

ciao Monica, sapresti dirmi se il clima è caldo tutti i mesi dell’anno? Sapresti anche dirmi come sono i prezzi degli alimenti?

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Monica Nardella 24 Aprile 2017 - 15:05

Ciao Maurizio, i prezzi sono più bassi di quelli della Spagna continentale quindi diciamo che è una meta economica. Il clima è mediterraneo, non credo ci siano grosse differenze con l’Italia, per capirci (le canarie, molto più a sud, sono più calde tutto l’anno).

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Il Blog del Viaggiatore 21 Febbraio 2014 - 17:25

Articolo molto interessante, vorrei sapere però una cosa: essendo Ceuta un’ enclave in terra marocchina con frontiere molto rigide per frenare la fuga migratoria in Spagna dei marocchini, mi chiedevo se è possibile da Ceuta uscire in territorio marocchino per visitare anche il Paese del Maghreb che circonda Ceuta.

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Monica Nardella 22 Febbraio 2014 - 22:54

Ciao! E’ vero, i controlli sono molto rigidi ma VERSO la Spagna, non verso il Marocco, soprattutto se si è cittadini europei! Noi abbiamo attraversato a piedi la frontiera e siamo approdati in Marocco: prima tappa, Tetouan, seconda tappa, BELLISSIMA, Chefchaouen. Ho appena inserito nell’articolo, il link al diario di viaggio! Grazie per l’apprezzamento!

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