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Dormire nell’hotel più sporco del mondo e non saperlo!

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pins water

Oggi vogliamo parlare di un tema abbastanza “spinoso” per chi viaggia tanto: l’igiene nelle camere d’albergo.

L’igiene negli alberghi

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Qualche tempo fa, è stato mandato in onda un servizio a dir poco agghiacciante de Le Iene proprio sull’argomento (qui, per chi se lo fosse perso).

Tre diversi hotel, rispettivamente a 1, 3 e 5 stelle sono stati oggetto di un’indagine, con attrezzature da “scientifica”, per rilevare eventuali tracce biologiche su letti e moquette (per fortuna ci hanno risparmiato il capitolo “germi e batteri”, di cui noi abbiamo già parlato a proposito dell’oggetto – a sorpresa – più contaminato di una stanza d’albergo).

Ebbene, il risultato degli esami della Di Cioccio è stato scioccante: nessuno dei tre alberghi ha superato la prova igiene!

Nonostante una tariffa da 380€ a notte, persino nel 5 stelle sono state riscontrate numerose macchie di liquido seminale sul copriletto, il tessuto in assoluto più compromesso in tutti e tre gli esperimenti. Fortunatamente, se così si può dire, i cuscini risultavano ovunque puliti (forse SEMPLICEMENTE perché lavati). Io di solito sono molto attenta alla pulizia della camera ma di fronte allo sporco che non si vede, si può fare ben poco.

Da sempre ritengo che le gestioni di tipo “familiare” siano più attente a questo aspetto perché spesso direttamente coinvolte nelle pulizie, perché possono supervisionare immediatamente il corretto operato dei propri dipendenti, oppure perché hanno la facoltà di interagire con il cliente, sondando il livello di soddisfazione in tempo reale. Va detto che, ovviamente, sono indispensabili gli opportuni distinguo, poiché molte grandi catene alberghiere hanno messo in campo incredibili risorse (economiche e pubblicitarie) per non scalfire la propria reputazione in tema di igiene magari a seguito di una foto virale postata da un ospite insoddisfatto (basti pensare al programma I Care Clean di Best Western)!

Io non ho mai adottato particolari strategie dopo aver varcato la soglia della camera: l’unica cosa che, per buonsenso, ho sempre fatto, è evitare il contatto diretto con il copriletto, sicuramente il tessuto meno pulito dell’intero set di biancheria (e non è necessario il kit della scientifica per appurarlo). Qualcuno porta con sé lenzuola e asciugamani ma credo sia una soluzione impraticabile per chi viaggia, ad esempio, con le compagnie low cost. Qualcun altro, “riveste” almeno il cuscino con una federa propria ma, come ha mostrato il video, paradossalmente si tratta dell’oggetto più pulito. E voi, come vi comportate? Avete qualche segreto da condividere con noi o avete avuto la sfortuna di alloggiare nell’hotel più sporco del mondo?

La chicca: un paio di anni fa ho alloggiato all’hotel Montemezzi, il primo “Fun Hotel” d’Italia e mi fece sorridere un bigliettino lasciato ai piedi del comodino:

messaggio in camera dell'albergo

e in effetti, l’hotel era “uno specchio”!

12 commenti

Ciccola 29 Agosto 2013 - 15:38

Quest’estate ho cambiato hotel nove volte. Ho notato che molte volte è più facile trovare pulito in una camera di ostello che in un albergo di fascia medio-alta. L’unica cosa a cui faccio attenzione è non camminare scalza in bagno, mi faccio anche la doccia con le ciabatte.

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Monica Nardella 29 Agosto 2013 - 18:03

ma sai che io una volta, in un hotel italiano 4 stelle, ho preso l’occhio di pernice? 🙁 fai bene a non fare la doccia scalza!!!

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Sara... 29 Agosto 2013 - 14:04

Il copriletto è la primissima cosa se sposto, anche se preferirei non usare nemmeno le coperte e per fortuna ho sempre caldo così dormo solo con il lenzuolo!
Ammetto che mi porto sempre dietro le federe, mi piace appoggiare la testa su cosa so essere impeccabile!

E poi ridono quando alla richiesta di certe cifre io rispondo: sentite me… se mi porti le lenzuola e le coperte.. me lo fate lo sconto!?!
😉

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Monica Nardella 29 Agosto 2013 - 18:02

ahahahahahahah per fortuna ridono solo, Sara!!! Quindi anche tu sei una di quelle che porta con sé la federa… a me a Capodanno, nell’hotel di Amsterdam, è capitato di usare un’asciugamano sul cuscino… 😀 A questo punto, vorrei fare pure io un esperimento con il luminol e le mie lenzuola: nessuno che si offra per prestarmelo?

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Silvia 29 Agosto 2013 - 11:53

I cuscinetti li sposto sempre anch’io: sono belli ma mi danno l’idea di essere portatori di germi. Il copriletto lo sposto senza farmi troppi problemi, mentre a volte mi è capitato di trovare lenzuola pulite sì, ma che non avevano l’aria di essere propio immacolate. Probabilmente come dici tu le levano a bassissime temperature. Una cosa a cui faccio sempre attenzione è lo spazzolino da denti: anche se ha il cappuccio sto sempre attenta che non tocchi niente!

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Monica Nardella 29 Agosto 2013 - 13:58

brava, condivido sui cuscinetti e sullo spazzolino isolato da qualunque superficie!!!

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Patrick 29 Agosto 2013 - 8:39

In realtà qualsiasi casa o albergo esaminata con quei metodi, mostrerà delle tracce di sporco, o residui biologici. Gli esami della polizia scientifica trovano residui di sangue (in realtà il suo contenuto ferroso) anche a decenni di distanza su superfici anche lavate con energia… Diciamo che Le Iene hanno un po’… forzato.

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Monica Nardella 29 Agosto 2013 - 9:24

no aspetta Patrick: non posso credere che la biancheria, lavata come si deve, trattenga simili “tracce”! Evidentemente per le lenzuola si ricorre a lavaggi con bassissime temperature, mentre copriletti e piumoni non vengono lavati OGNI VOLTA che cambia il cliente! Sui residui di sangue duri da eliminare, concordo (anche se la sana e vecchia varechina li distruggerebbe)!!! Pensa che io, oltre a scostare sempre il copriletto, elimino quei cuscinetti decorativi che secondo me sono un altro oggetto indemoniato!!! 😛

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Paòlo 29 Agosto 2013 - 15:12

Invece sì, mi sono informato sul luminol – che reagisce col sangue – e cercando qua e là e pare che funzioni dopo vari lavaggi. Se cade ad esempio sangue sul pavimento, pare agisca pure utilizzando ottimi prodotti di pulizie. Penso dipenda dalle molecole che non vengono totalmente rimosse.

Ma tutto ciò non mette in discussione la pulizia in essere: se è lavato il lenzuolo, si può stare tranquilli, nonostante queste lampade possano rilevare ancora tracce molecolari.

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Monica Nardella 29 Agosto 2013 - 17:59

allora dovremmo portarci tutti lenzuola e asciugamani da casa, così ognuno potrebbe dormire nelle proprie tracce biologiche!!! 😛

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Simona Cappitelli 29 Agosto 2013 - 8:19

Giusto sabato tornerò in hotel…ohi ohi…prenderò il copriletto con le pinze, non ci avevo mai pensato anche se alcune volte l’idea di tracce invisibili mi ha balenato e parecchio.

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Monica Nardella 29 Agosto 2013 - 9:18

😀 alla larga dal copriletto, allora!!!

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