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Diario di Viaggio: Giordania on the road

Giordania ad agosto tra Petra, Madaba e deserto

Pubblicato: Ultimo aggiornamento il
Petra Jordan

Viaggio ad Agosto in Giordania: Madaba, Mar Morto, Petra, Wadi Rum, Amman.

Le tappe del Viaggio in Giordania

  • 9-12 agosto: Madaba
  • 12- 14 agosto: Petra
  • 14-16 agosto: deserto del Wadi Rum
  • 17-18 agosto: Amman

Il 9 agosto io  e Lorenzo, partiamo  con il nostro zaino in spalla alla volta di Fiumicino pronti a vivere quello che, col senno del poi, si rivelerà essere il viaggio più bello della nostra vita.

Madaba-Jordan

Madaba [photo credit Wojtek Ogrodowczyk]

Madaba

Alle 23 ora locale, arriviamo all’aeroporto di Amman Queen Alia dopo un viaggio di 8 ore (3 di volo e 5 di scalo all’aeroporto di Cipro). Ci mettiamo subito in fila per il controllo passaporti ed annesso visto d’ingresso, 40 jod a persona da pagare in contanti (se non doveste averli con voi non preoccupatevi perché potrete cambiarli direttamente in aeroporto ad un cambio un po’ meno favorevole).

Ad attenderci, grazie ad un servizio offerto dal nostro hotel, c’è un taxi pronto a portarci per 14 jod al Mariam Hotel di Madaba. Soggiorneremo in questa struttura per 3 notti (costo 100 jod per 2 persone colazione inclusa).

Madaba di notte si presenta molto festosa, siamo in pieno Ramadan, rimaniamo colpiti nel vedere lavanderie aperte, uomini dal barbiere o semplicemente una moltitudine di persone che si riversa in strada.

10 Agosto. Passiamo la mattinata a visitare Madaba, molti negozi e bancarelle sono aperti e non possiamo esimerci dal gustare il te caldo offertoci dai negozianti. All’inizio siamo un po’ reticenti, in Italia una gentilezza di questo genere ci condizionerebbe quasi sicuramente all’acquisto, in Giordania, così come in molti paesi arabi, è un puro gesto di cortesia ed amicizia che non chiede nulla in cambio.

Visitiamo poi la Chiesa di San Giorgio, famosa per i suoi mosaici (ingresso 1 jod a persona). Proseguiamo la giornata con un bagno nella piscina del nostro hotel ed annessa cena a lume di candela a bordo piscina.

Wadi Mujib

Wadi Mujib [photo credi Michele Anzidei]

11 Agosto. Sveglia presto e partenza per una gita in taxi concordata ed organizzata dall’hotel (55 jod).

Come prima tappa ci dirigiamo verso la  riserva naturale del Wadi Mujib, passando per la strada panoramica che costeggia il Mar Morto.

Lo spettacolo che si apre ai nostri occhi toglie quasi il fiato. Distese di roccia si incontrano l’una con l’altra lasciando intravedere quello che sembrerebbe un mare ma in realtà è un lago salato! Arrivati alla riserva del Wadi Mujib (ingresso 16 jod a testa) indossiamo scarpette antiscivolo e portiamo con noi una borsa impermeabile perché alla fine del percorso saremo bagnati dalla testa ai piedi!

Il cammino di circa 2km dura un paio di ore; si risale il fiume controcorrente, per tornare poi indietro, scalando rocce levigate dall’acqua servendosi dell’aiuto di alcune corde.

Il percorso, nonostante sia faticoso, risulta essere sorprendentemente divertente ed affascinante. Si passa attraverso un Siq, ossia un canyon, scavato nella roccia che conduce ad una cascata dove  fare il bagno. Questo viene definito un trail facile, ma vi assicuro che se non si è un po’ allenati e pronti all’avventura è  meglio lasciar perdere.

Terminate le “fatiche” ci dirigiamo alla volta di Bethany, luogo sacro dove Gesù venne battezzato da Giovanni Battista.

L’ingresso costa 12 jod a persona (compreso nel prezzo c’è l’audio guida in italiano e la guida che parla inglese). Dopo un tratto a piedi tra queste terre deserte, si arriva alla sponda del fiume Jordan che separa la Giordania da Israele e non è difficile notare, ad appena 20 metri da noi sull’altra sponda, dei soldati Israeliani che presidiano il loro territorio.

Ultima tappa della giornata è il Mar Morto, 300 metri sotto il livello del mare, dove nonostante le temperature siano molto alte, lo spettacolo ripaga ampiamente ogni goccia di sudore, garantiamo noi! Per immergersi in queste acque bisogna alloggiare in uno degli hotel a cinque stelle che dominano una parte del Mar Morto oppure accedere alla spiaggia pubblica frequentata sia da locali (ingresso 10 jod) che da stranieri (ingresso 16 jod).

L’acqua (molto calda) a causa dell’elevata concentrazione di sale (a proposito, proteggete occhi e bocca!) consente un comodo galleggiamento. Volendo, potreste davvero leggere un libro senza alcuno sforzo!

La giornata si conclude con un’ottima cena a Madaba, nel ristorante Haret Jdoudna. Il locale è in perfetto stile arabo e la cucina è a dir poco deliziosa. Ordiniamo una gran varietà di mezze (antipasti) tra cui, tabbouleh, humus, fattoush, labneh, il tutto accompagnato da pane caldo e tè alla menta (13 jod a persona).

Petra-Jordan

Petra [photo credit Seetheholyland.net]

Petra

12 Agosto. Il Mariam Hotel dispone di un collegamento taxi con Petra e se si è fortunati c’è la possibilità di condividere il viaggio con altre persone e risparmiare (viaggio in 2 persone 27 jod a testa, in 4 18 jod).

Nel corso del tragitto ci fermiamo al Wadi Mujib Panorama, la vista è stupefacente e le parole non rendono onore allo spettacolo che si intravede davanti ai nostri occhi, montagne di roccia si intrecciano l’una con l’altra, sembra quasi un paesaggio lunare data l’assenza di flora e fauna.

Arriviamo a Petra dopo 5 ore, prendiamo possesso della nostra camera al Sunset Hotel (prezzo complessivo per due notti 48 jod)  e ci catapultiamo all’ingresso del sito archeologico. Consigliamo vivamente questo hotel perché molto vicino all’entrata di Petra, infatti dista solamente 5 minuti a piedi e non c’è bisogno di prendere taxi.

Il costo del biglietto di ingresso è di 50 jod per un giorno, 55 jod per due e 60 jod per tre, si cammina per 800 metri prima di arrivare all’entrata del Siq che prosegue tra rocce levigate dal vento e dalle mille sfumature del marrone per circa 1.200 metri.

Si arriva poi al Tesoro e si rimane di sasso nel ritrovarsi davanti ai propri occhi ciò che si conosceva solo in foto. Passiamo circa due ore all’interno del sito, ci gustiamo i colori del tramonto che rendono questo paesaggio ancora più fantastico. La serata si conclude a fumare narghilè nel bar sotto il nostro hotel, a sorseggiare tè e a degustare dolci tipici.

13 Agosto. Sveglia alle ore 6 per tornare alla volta di Petra. La temperatura è molto alta e le nuvole sono praticamente assenti quindi decidiamo di visitare il sito nelle ore più fresche. Una volta arrivati al Tesoro decidiamo di intraprendere un itinerario un po’ impegnativo di 3 ore di cammino che ci porterà all’altare del sacrificio e ai due obelischi che svettano tra le rocce di Petra.

Si affrontano svariati scalini e si sale di molto ma la fatica viene ricompensata da una spettacolare veduta dall’alto di gran parte del sito. Ci dirigiamo poi alla volta del Monastero, 800 gradini in salita sotto il sole a picco. Noi abbiamo cercato di vincere il caldo vestendoci con maglie e pantaloni leggeri ma lunghi così da aver esposta al sole pochissima pelle.

Volendo, potete farvi portare a destinazione dagli asinelli; noi abbiamo preferito fare affidamento sulle nostre gambe, sia per la scarsa fiducia nell’arrivo incolumi a destinazione viste le strade anguste e a tratti sdrucciolevoli sia per l’orribile modo in cui vengono trattati questi animali.

Alle 16:30 usciamo dal sito, dopo 7 ore di cammino e circa 20 km sulle gambe e lo stomaco quasi vuoto. Per premiarci delle fatiche compiute, ci concediamo una succulenta cena al Cave Bar, un locale molto suggestivo ricavato in una caverna e dal cibo ottimo (10 jod a persona) situato all’ingresso del sito.

Alle 20:30 siamo pronti per Petra by night (17 jod a persona). Migliaia di candele illuminano il Siq fino ad arrivare al Tesoro reso visibile dalla loro fioca luce e da quella della luna alta nel cielo. Ci invitano ad prendere posto su alcune stuoie a terra, uno affianco all’altro ed in religioso silenzio ascoltiamo canzoni arabe e la musica del flauto di un beduino.

L’atmosfera è magica sotto un cielo di stelle rimaniamo inebriati dal fascino che Petra sa regalare.

Wadi-Rum-Jordan

Wadi Rum [photo credit Oliver Clarke]

Deserto del Wadi Rum

14 Agosto. Partenza alle 6:30 alla volta del deserto Wadi Rum. Come mezzo di trasporto optiamo per un minibus  che ci aspetta puntuale sotto il nostro hotel e per  5jod a persona ci porta a destinazione (la corsa in taxi sarebbe costata 30 jod).

Il viaggio dura 1 ora e mezza ed alle 8:00 arriviamo al Visitor Center dove paghiamo 5jod a persona per l’ingresso al deserto. Veniamo accolti dalla nostra guida Abdullah Ali con cui abbiamo prenotato l’escursione in jeep per l’intera giornata e la notte nel loro campo beduino (50 jod a persona).

Per questo tipo di attività consigliamo abiti molto comodi e scarpe da ginnastica. Visitiamo Laurence’s Springs, una sorgente d’acqua che va letteralmente conquistata scalando una montagna e dove si impone un gigantesco albero di fico. Il giro prosegue poi per altri incantevoli siti,  dune di sabbia si baciano l’una con l’altra, canyon ci invitano ad entrare e ponti scavati nella roccia a salire.

Il pranzo lo consumiamo su una grande roccia all’ombra, seduti su una stuoia. Beviamo tè e mangiamo pane arabo e riso. Continuiamo la nostra escursione nel deserto fino al tramonto, vediamo il sole addormentarsi dietro un cordone di rocce e le dune colorarsi di altre sfumature.

La giornata si conclude al campo beduino dove pensavamo di incontrare altre persone invece siamo solo noi e la nostra guida. A lume di candela mangiamo riso con pollo, salsa labneh, pomodori, cetrioli e pane arabo. In realtà non ci sentiamo poi cosi tanto soli, siamo in compagnia della Via Lattea  e di svariate stelle cadenti che rendono indimenticabile la serata.

Alle 21.30 cadiamo in un sonno profondo, la stanchezza è tanta, ci muoviamo nella tenda a lume di candela per finire addormentarci vestiti. Non date per scontati troppi comfort nei campi: candele, acqua corrente, un letto, del cibo e un tetto di stelle è tutto ciò che vi potete aspettare del deserto.

Amman

15 Agosto. Alle 6 siamo già svegli per ammirare l’alba. Ci fanno compagnia solo alcune famiglie di beduini che lasciano uscire dai recinti i propri cammelli. Prima di ripartire, consumiamo la colazione a casa di Abdullah Ali che ci fa compagnia ma non mangia. E’ in pieno Ramadan ed è circondato dai suoi 8 figli che ci guardano incuriositi. Credo che questa sia stata una delle più belle colazioni della mia vita. Se possiamo darvi un consiglio, cercate di fare l’escursione direttamente con Abdullah Ali, a noi è capitato il fratello, un tipo gentile ma molto silenzioso che parlava pochissimo inglese.

Salutiamo il deserto e ci dirigiamo ad Aqaba con un taxi (20 jod). Da qui prendiamo un autobus della compagnia Jett che per 8 jd a persona ed in 4 ore, ci porterà ad Amman.

La sfortuna vuole che dopo appena 30 minuti di viaggio l’autista si fermi e ci spieghi che abbiamo bucato una gomma. Attendiamo pazientemente per più di 1 ora l’arrivo di un nuovo autobus, siamo praticamente i soli occidentali presenti a bordo, siamo infatti circondati da donne arabe con bambini molto educati e uomini anziani.

Alle 15 arriviamo ad Amman, ci dirigiamo subito al Pasha Hotel (33 jod a notte), una struttura pulita, carina e soprattutto situata al centro della città. Amman si presenta molto sporca ed inghiottita dal traffico. Le strade sono affollate da venditori che espongono merce di ogni genere, dalla frutta fresca a quella secca, dalle sigarette ai dolciumi venduti sfusi per le vie.

Ceniamo all’Hashem restaurant, situato a Al-Amir Mohammed St Downtown. Non possiamo definirlo un vero e proprio ristorante bensì un locale tipico frequentato quasi esclusivamente da gente del luogo. Arriviamo per le ore 19  e ci accomodiamo ad uno dei tanti tavolini posizionati in un piccolo cortile. Dopo appena dieci minuti iniziano a servirci humus, fattousch, falafel, babaganoush, pane arabo, te ed acqua. Pur essendo affamati, prima di addentare quelle delizie, attendiamo il calare del sole per rispetto ai commensali locali in ramadan.

Nei paesi arabi è veramente molto importante rispettare alcune prescrizioni religiose e usanze tradizionali e noi ci adeguiamo molto volentieri. Il cibo è ottimo ed anche economico, infatti spendiamo solamente 4 jod a persona. Visitiamo poco di Amman, giusto il teatro romano, la cittadella e Rainbow Street ovvero la strada principale ricca di negozi e localini.

16 Agosto. Alle 7:30 prendiamo un taxi e ci dirigiamo all’aeroporto (12 jod).  La Giordania ci saluta e noi siamo pronti ad abbracciare il Libano, Beirut con il suo incredibile fascino è li ad aspettarci.

Spostamenti in Giordania

Noi abbiamo volato da Roma con Cyprus Airways e Middle East Airlines (M.E.A).

Via terra, oltre ai taxi, abbiamo provato la compagnia di autobus Jett . Al momento del viaggio il cambio era: 1€ = 0,87 JOD (Dinaro Giordano).

Diario di viaggio di Giulia S.

4 commenti

wiska 26 Dicembre 2012 - 20:08

Grazie dei continui “viaggi” che mi fai fare.-:) Tanti cari auguri di buone feste e felice 2013.

Rispondi
vania rifugio da tutti 26 Dicembre 2012 - 8:01

ciao è un racconto di viaggio magnifico. Io sono stata in Israele e ne sono rimasta affascinata ripromettendomi di fare anche la parte di viaggio descritta da voi. Mi avete fatto sognare.
Grazie e tanti auguri di buone Feste
Vania

Rispondi
Monique 24 Dicembre 2012 - 20:13

Ciao Monica! Volevo augurarti un Buon Natale e felice anno nuovo!

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Tomaso 24 Dicembre 2012 - 17:58

Carissima Monica siamo alla vigilia del Santo Natale cosa è di più bello di un semplice presepe, apri qui Tomaso

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