Durante il nostro viaggio nella capitale del Marocco (leggete Cosa vedere a Rabat) ci è capitato di varcare una porta, aspettandoci l’oceano e di vedere invece una distesa impressionante di tombe, tutte rivolte nella medesima direzione, le une accanto alle altre, incastonate tra la Medina e il mare.
Il Cimitero di Rabat
Adagiato su una collina guarda un’ampia spiaggia proprio a fianco del porto di Salé.
Un vecchietto nel silenzio riarso del luogo, ci ha spiegato a gesti che quello era il cimitero islamico Sidi Al Khattab e che le salme vengono sdraiate sul fianco destro, con il volto verso la Mecca.
Tra le sterpaglie che invadevano tombe prive di fiori (abbiamo letto che non è usanza musulmana portare fiori ai morti) ne ho viste alcune che scombinano quell’ordine perfetto, orientate altrove.
E lui di nuovo ci ha spiegato pazientemente che quelle persone non sono morte in Marocco. Le salme rimpatriate, non possono essere seppellite come le altre, perché la Mecca è orientata a est in Marocco, ma chiaramente in direzione diversa negli altri paesi.
La tomba di questi musulmani deve essere rivolta nella direzione della Mecca rispetto al luogo in cui sono morti. Anche questo è viaggiare: scoprire tradizioni diverse e affascinanti.
Come arrivare al cimitero Sidi Al Khattab
Il cimitero di Rabat, chiamato anche Al Shouhada, è visibile anche dalla Kasbah des Oudaias.
Per raggiungerlo, arrivate alla fine di Rue Mohammed V (che inizia nei pressi della stazione centrale, nella città nuova, e si conclude nella Medina). Attraversate la strada e imboccate quella di fronte. Vedrete un varco. Oltrepassatelo e godetevi il silenzio di questo luogo.
11 commenti
Il cimitero musulmano è una delle principali attrazioni di Rabat, e tu l’hai fatto passare come una chicca nascosta. Turista fai da te ben organizzata sicuramente, ma non di mestiere.
Caro Federico,
quanta (inspiegabile) acredine nel tuo commento!
Hai letto la data del post? 2012.
Nel 2012 era una chicca. O almeno, io così l’ho percepita, visto che in nessuno dei diari di viaggio consultati prima di partire avevo trovato informazioni al riguardo.
A dirti la verità, pochissimi siti riportavano esperienze a Rabat visto che tutti, all’epoca, del Marocco sembravano conoscere solo Marrakech e qualcosina di Casablanca.
Buona strada!
@bl4: non ci voglio pensare per ora!!! 😛
@sississima: ENORME!
@ambra: soprattutto quando ci sono “voci” che sanno animare un luogo come quello, raccontando storie e aneddoti!
@erika: verissimo! Soprattutto dopo questa esperienza, non mancherò di rifarlo!
@adriano: concordo! P.S. non ti preoccupare Adri, so che ci sei sempre!!!
@nella: grazie, troppo buona!
@straw: 😀 grazie anche a te! E’ stato un momento interessante anche per me!
@tizi: so che tu mi capisci! 😀
Si viaggiare è anche questo.
A me i cimiteri piace visitarli. Quelli monumentali o particolari. Questo di Rabat lo è sicuramente. Grazie per lo spunto e le indicazioni, sei sempre una fonte per nuove idee e riflessioni…:-)
Come sempre , appunti di vaiaggi estremamente interessanti…
Sono emozionanti i cimiteri. Se non si ferma alle apparenze, che possono indurre al lugubre, e nel rispetto dovuto, inducono a riflettere sulla storia. Ancor più, in un caso come questo, a fronte di una cultura non europea.
P.S.
Non riesco a commentare da te se uso l’iPad, strumento in certi giorni a me più congeniale… E’ solo una news! :))
Ciao, cara Monica!Anch’io vado a visitare i cimiteri quando viaggio perchè anche lì scopri le usanze di un popolo.Grazie delle info.Un abbraccio.Erika
Comunque anche i cimiteri hanno un loro oscuro fascino!
accipicchia quant’è grande! Un abbraccio SILVIA
Di certo sono luoghi che prima o poi visiteremo tutti… Solo andata… o un semplice ritorno?
Ti mando un abbraccio Turista… 🙂