Un’esperienza indimenticabile, per grandi e piccini: l’escursione tra le terre rosse dello Utah, nella regione di Moab, dove si trovano delle formazioni rocciose che sembrano scolpite a mano!
Le Red Roks dello Utah
Nell’Arches National Park (come suggerisce il nome) si trova la più alta concentrazione di imponenti archi in pietra arenaria.
Tra tutti, il più suggestivo, è senza ombra di dubbio il Corona Arch, un arco naturale mozzafiato alto 110 metri. Il percorso, ben segnalato da piccole sculture in pietra, dura circa un’ora e mezza (tra andata e ritorno) e presenta solo brevi tratti di media difficoltà.
In questi punti, in cui la roccia si fa più liscia, si deve ricorrere a un cavo fissato con appigli, in assoluta sicurezza.
Quando si arriva a destinazione, si possono ammirare ben due archi, Bowtie e Corona, con il secondo indubbiamente più spettacolare del primo: la maggior parte delle persone si limita a passarvi sotto.
I più temerari lo usano come palestra per il free climbing: vi si calano o lo usano come “altalena”.
La chicca: Lo Utah ha 5 parchi nazionali. Per visitarli (sono tutti raggiungibili in auto con comode strade panoramiche), bisognerebbe mettere in conto almeno 8 giorni. Se volete pianificare una vacanza in questa zona, vi consiglio il bellissimo sito di un amante delle Red Rocks, con tutti i consigli utili e gli itinerari più interessanti Utah Red Roks.
Come arrivare: Lo Utah meridionale è raggiungibile tramite due aeroporti principali: Salt Lake City e Las Vegas. Dall’aeroporto conviene affittare un’auto. Se siete diretti all’Arches National Park o al Canyonlands, è preferibile atterrare a Salt Lake City (circa 4 ore di auto). Se siete diretti allo Zion National Park o al Bryce Canyon, è preferibile scegliere Las Vegas. In auto a nord di Moab si procede sulla Main Street (US 191) fino ad arrivare a Potash Road, che si trova a circa 4 miglia a nord della città. Girare a sinistra sulla Potash Road e proseguire lungo la strada per circa 10 miglia. Troverete a destra un’indicazione stradale per il Corona Arch. Potrete parcheggiare l’auto in una comoda area di sosta e da qui imboccare direttamente il sentiero.
Quando andare: tutte le stagioni sono favorevoli, anche se sarebbe meglio preferire l’autunno e la primavera. Le estati comunque non sono mai afose e gli inverni mai troppo rigidi. Unica eccezione il Bryce che, con le sue vette a 9000 metri, potrebbe riservarvi la sorpresa della neve.
12 commenti
Fantastico! Complimenti!!! Io sto organizzando un viaggio a sorpresa per i 40 anni del mio compagno e visiteremo anche quella zona!
Ciao Cinzia, fammi sapere e se vuoi, mandami una cartolina virtuale!!!
E pensare che, prima di vederne fotografie, ne avevo ammirato disegni sul mitico Tex!
Non saprò mai cosa preferire tra i tuoi suggerimenti…peccato non avere le ali!
Siamo passati lì vicino quest’estate nel nostro bellissimo viaggio di 16 giorni, purtroppo abbiamo preferito visitare altri posti e altri parchi…dico purtroppo perchè di è dispiaciuto moltissimo non aver avuto il tempo di fare almeno una piccola sosta sotto uno di questi meravigliosi archi…sarà per la prossima!!!
oddio ma lo sai che lo guardavo oggi su youtube???? troppo meraviglioso!
Dimenticavo di dirti che il video è bellissimo e bastano le oscillazioni a impressionarmi: non vorrei essere attaccata a quell’elastico ;-))
Bellissima la foto che lascia senza fiato. Ho amici nello Utah che desidero andare a trovare da tempo: chissà che non sia la volta buona che vedo anche le formazioni rocciose che hai postato. Complimenti!
Forte, anche se mi vengono le vertigini a guardarlo 😀
Il video non si vede, dice che ci sono le protezioni.
Ascolta, insieme ai programmi di viaggio… per evitare un malore dovuto a desideri che debbono abortire, mi faresti la cortesia di programmare una pozione magica( la strega non riesce)in cui metti, programmi e possibilità per attuarli?
un caro abbraccio e sempre complimenti
Che roba! Spettacolo!!!
Bellissima foto cara Turista, io ne ho molte di queste foto fatte da mio figlio in un viaggio negli stati uniti con un camper.Tomaso