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Palù di Livenza, sito palafitticolo Unesco

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Palù di Livenza

Avete mai sentito parlare di Palù di Livenza? Si tratta di uno tra i più antichi siti palafitticoli dell’Italia settentrionale (dal 2011 inserito dall’Unesco nella sua lista dei Patrimoni Mondiali) e si trova in provincia di Pordenone, tra i comuni di Caneva e Polcenigo 

Il Sito archeologico di Palù di Livenza

Il sito, che si estende su 80 ettari in zona acquitrinosa (da cui lo stesso nome), è stato individuato già nell’800 e vanta un patrimonio archeologico molto ben conservato e, grazie ad alcuni reperti, databile nel medio e tardo Neolitico (tra il V e il IV millennio a.C.), con elementi più recenti, a dimostrazione del fatto che è stato lungamente abitato.

A favorire la costituzione di nuclei abitativi preistorici è stata sicuramente la ricchezza di acque dell’intera area (ricordiamo le tre sorgenti del fiume Livenza).

Oggi, una visita al sito, oltre al fascino per la componente storica e antropologica, costituisce un polo attrattivo anche per i naturalisti che vi trovano specie vegetali igrofite e un’avifauna spiccatamente palustre di grande interesse scientifico.

La Palafitte di  Palù di Livenza

Durante gli scavi sono stati trovati i resti di numerosi edifici costruiti su palafitte, che costituiscono la principale caratteristica di Palù di Livenza. Questi edifici furono costruiti utilizzando pali di legno infissi nel terreno acquitrinoso e ricoperti con tavole di legno o con materiali impermeabili, come la canna palustre e la corteccia.

Sono stati ritrovati inoltre, molti frammenti di reperti in ceramica, come vasi, pentole, scodelle e recipienti di varie forme e dimensioni. Alcuni di questi oggetti erano decorati con incisioni o con motivi dipinti, il che ci da un’idea della vita quotidiana e dei gusti estetici degli antichi abitanti del sito.

Molto interessante è stato il ritrovamento di parecchi oggetti, come punte di lancia, coltelli, aghi e gioielli, realizzati con le ossa degli animali cacciati.

Infine dei manufatti in legno che documentano diversi aspetti della vita quotidiana: imbarcazioni, attrezzi per il trattamento e la conservazione dei cibi, attrezzi per lavori agricoli e per la costruzione delle abitazioni, sono alcuni esempi.

Palù di Livenza per le scuole

Generalmente, l’ente di gestione del sito, organizza visite guidate e attività didattiche per scuole e gruppi, con il fine di far conoscere e apprezzare questo importante patrimonio storico.

Le visite guidate possono includere la visita al sito archeologico e al  Museo Archeologico del Friuli Occidentale, dove sono esposti i reperti ritrovati durante gli scavi e dove vengono presentate le caratteristiche dei villaggi palafitticoli e della vita dei loro abitanti.

Attività all’aria aperta

Il sito di Palù di Livenza può essere anche una meta per gli appassionati di birdwatching, poiché presenta un’avifauna spiccatamente palustre di grande interesse scientifico. Possono quindi essere organizzate attività di osservazione e di studio della fauna selvatica, sia per scuole che per gruppi di appassionati.

All’interno del Palù di Livenza, sono segnalati percorsi archeologici e naturalistici che permettono di visitare i punti più belli e significativi di questo antico insediamento immerso nella natura.

Tutti i percorsi segnalati, costituiscono delle facili e rilassanti passeggiate che non presentano particolari difficoltà. Si consiglia soltanto di indossare un abbigliamento comodo e almeno un paio di scarpe da ginnastica.

3 commenti

TuristadiMestiere 30 Ottobre 2011 - 15:29

@in soffitta: che meraviglia di foto, verooooooo???
@ema: eh sììììììììì!

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Emanuele Secco 28 Ottobre 2011 - 17:33

Però 🙂 interessante :)E.

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In soffitta 28 Ottobre 2011 - 12:40

poeta potentissimo scatto o foto,cosi pure grafia scritta nella luce attraverso l’acqua limpida di questo post.
da repertorio!
bacione
ro

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