Quando Tito si fece costruire a Konjic (vicino Sarajevo) un bunker antiatomico nome in codice D-o a 300 metri di profondità tra il 1953 e il 1979 non avrebbe mai pensato che un giorno sarebbe stato conquistato dall’Arte.
E invece i 12 monoblocchi che lo costituiscono sono diventati dal 27 maggio 2011 la sede della prima Biennale d’Arte “D-O Ark” della Bosnia Erzegovina (http://www.bijenale.ba/).
Il Bunker di Tito
Perfettamente conservatosi fino ad oggi (anche perché mai usato), il bunker mostra tutti i tratti più distintivi della cultura che ne ha voluto fortemente la costruzione: quindi la visita ha un valore “doppio”, di percorso tra Arte e Storia (sul sito si possono scaricare sia la mappa del compound che la Guida della Biennale).
La mostra attualmente in corso intitolata “No Network!” e curata da Dimitrijevic e Cukovic, mette in mostra le opere di 44 artisti internazionali che hanno dovuto interagire col simbolismo dell’ambiente circostante. Si chiuderà il 30 ottobre 2011 ed è a ingresso libero. Gli accessi però sono solo su prenotazione il lunedì, mercoledì e venerdì: non si può infatti accedere con mezzi propri, ma partecipare a tour organizzati dall’Ufficio Turistico Konjic. Per esser certi di trovare posto, si consiglia di contattare l’ufficio con almeno 5 giorni d’anticipo. Una bella carrellata di immagini del bunker, può essere vista qui.
Ufficio Turistico Konjic: 00387 61 726 030
Biennale: 00387 62 390 237 oppure bhbijenale@gmail.com
7 commenti
A Berlino invece il Bunker di Hitler è diventato un parcheggio…
@bocchigliero: credo sia il modo migliore per strappare quel luogo alle sue origini, così funeste. Riempirlo d’arte!
@giallo: un luogo che nasce come bunker antiatomico e che diventa sede di mostre per ragazzi giovani, pieni di speranze, di progetti e di ambizioni, mi pare la migliore soluzione!
@madama: confermo!
@uifpw08: mi piace questo detto!
@adri: ce ne vorrebbero altri da altre zone…
Un gran bel segnale di speranza dalla martoriata Bosnia!
Dove manca natura Arte peocura
Maurizio
Questa si che è una bella utilizzazione!Complimenti
…rispondendo con estrema speranza …tutto è “arte” dipende da come guardi e da cosa vedi e se riesci a vedere oltre…bisogna liberare la mente da gli stereotipi e dai luoghi comuni!! Non farsi suggestionare da scopi e missioni passate e future!! love _maRì
L’arte come antidoto alla malvaggità umana.. credo che questo sia l’esempio più bello per coniugare il passato con il presente.. riuscendo a trasformare il tutto in…. Arte
Grazie