Da anni si sa che l’isola pontina di Ventotene si trova sulle più antiche rotte commerciali: questa consapevolezza ha spinto verso progetti di ricerca del fondale marino per rinvenire eventuali reperti d’epoca romana.
L’indagine, condotta da una partnership tra la Sovrintendenza per i Beni Archeologici del Lazio e la Fondazione americana Autora Trust, Ocean Exploration and Education Trust ha scoperto nel 2009 ben 5 relitti d’epoca romana con il carico ancora intatto (datate tra il I sec. a.C. e il IV d.C.) a circa 150 metri di profondità . Purtroppo non potranno essere riportate in superficie per le difficoltà di una simile operazione a quella profondità , ma i curatori del progetto SIMAR, elettrizzati dal rinvenimento, non si sono persi d’animo. Creeranno un Museo archeologico subacqueo e, grazie a una telecamera speciale, entro l’estate 2011, si potranno ammirare le immagini riprese in diretta dalla webcam all’interno del Museo di Ventotene e in rete, su un sito creato ad hoc. Il Museo, creato nel 1983 all’interno di una fortificazione borbonica del XVIII secolo, è un piccolo gioiellino che preserva reperti interessanti, rinvenuti sia a terra che in mare (ad esempio dall’antico porto romano e dalla villa a Punta Eolo).
7 commenti
@sara: la cultura è uno dei miei “temi” preferiti!!! 😉
@adri: sarebbe importante valorizzare questi siti, soprattutto quando parliamo di reperti così importanti!
@carmine: le isole pontine sono davvero uno spettacolo!
una bella iniziativa in una delle isole più belle del mediterraneo
Splendido! Si dovrebbe poter ripetere l’esperienza in tanti altri interessanti siti subacquei italiani. Forse anche dalle mie parti.
Tanto per restare in tema…domani 1 maggio sono aperti tantissimi musei!
@petrolio: a me l’archeologia marina fa impazzire!
@tizi: cara, buona domenica anche a te!
ciao cara buona domenica, un bacio
Interessantissimo, amo tutto ciò che non sia visibile sotto la superficie del mare 😉