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Diario di viaggio: Nova Levante e le Dolomiti

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Nova Levante

Nova Levante è un piccolo paese in provincia di Bolzano a 1.182 metri sul mare. Quando lo abbiamo scelto, lo abbiamo fatto per due ragioni. 

La prima: avevo letto da qualche parte che il paese era praticamente ai piedi del Catinaccio (o Rosengarten, Giardino delle rose) e del Latemar, un altopiano unico, delle Dolomiti (Patrimonio dell’Unesco) e a due passi dal Lago di Carezza.

La seconda: avevo trovato un hotel, il Cavallino Bianco, che sembrava avere le camere letteralmente spalancate sulle montagne. Così, senza ulteriori indugi, siamo partiti alla volta del Trentino Alto Adige.

Dove dormire a Nova Levante

L’hotel ha confermato le più rosee delle aspettative: la finestra della nostra stanza dava praticamente sulle Dolomiti e abbiamo potuto constatare con i nostri occhi che la montagna non è mai uguale: un raggio di sole o una nuvola restituiscono ogni volta un paesaggio diverso!

Mi sento di consigliare assolutamente l’hotel perché, se non bastasse il panorama, è anche confortevole, silenzioso, dotato di una bella spa, con uno staff estremamente cordiale e disponibile e il cibo è divino!

Come base d’appoggio, poi, è perfetto.

Cosa fare a Nova Levante: Escursioni

Noi abbiamo programmato escursioni individuali (per non essere troppo legati agli orari e alle scelte delle proposte dell’hotel) che ci impegnavano al mattino e nel primo pomeriggio per rientrare in hotel tuffandoci nel “mondo delle coccole” della spa (massaggi, trattamenti, piscina, idro, zona benessere).

Lago di Carezza

Il primo obiettivo delle nostre escursioni è stato il Lago di Carezza che dista circa 10 chilometri (fa parte proprio del comune di Nova Levante): è un lago alpino a 1500 metri di altitudine ed è molto suggestivo perché nelle sue acque verdi si specchiano il Latemar e una fitta foresta di pini.

Dolomiti Lago di Carezza

Lago di Carezza

Dolomiti Lago di Carezza

Lago di Carezza

Si può arrivare fino a riva grazie a un sentiero ma ad un certo punto si interrompe quindi non è possibile passeggiarvi tutto intorno se non in una parte più alta.

Scatenatevi con le foto perché ne vale davvero la pena!

L’ascesa al Sass Pordoi

Un’altra meta da non perdere è l’ascesa al Sass Pordoi, da Canazei. Il mio consiglio e di salire in cima con la funivia (l’apertura estiva prevede un orario continuato dalle 9 alle 17 e 14 euro a persona per andata e ritorno) al mattino presto (meglio se in una bella giornata di sole), di fare una bella -ed impegnativa- escursione di un paio d’ore e poi di tornare in paese per una passeggiata tra le viuzze della città.

La salita è una vera esperienza “mistica”: dal Passo, in funivia, si sale fino ai 2.950 metri del Sass in “soli” 4 minuti: una verticale pazzesca visto che sembra di poter sfiorare letteralmente le rocce nell’ultimo spettacolare tratto.

Dolomiti Funivia Sass Pordoi

Dolomiti Funivia Sass Pordoi – foto di JohnBurke 

Quando si aprono le porte della funivia si atterra su una “terrazza” naturale, che permette una vista a 360° su tutte le vette dolomitiche (anche d’estate, si trovano punti con ancora la neve, quindi consiglio di portare sempre una felpa leggera).

Una volta su, potete prendere il sole (c’è una zona solarium), fare uno spuntino nel rifugio oppure godervi lo spettacolo in religioso silenzio!

Tra salita e discesa, foto di rito e un salutare snack a base di wurstel birra e patate fritte, siamo tornati a Canazei.

San Martino di Castrozza

Se avete tempo, potete fare un salto a San Martino di Castrozza, un delizioso paese tipicamente montano, a 1.450 metri su cui incombono le famose Pale di San Martino, le cosiddette montagne di corallo.

Non tutti sanno che derivano da colonie di coralli stratificatisi negli anni, inizialmente sommerse dal mare.

Quando sono emerse, sono state modellate dal vento e dalle piogge assumendo la forma attuale: guglie acuminate che al tramonto splendono nei loro riflessi rossastri. Uno spettacolo!

pale di san martino

Pale di San Martino – photo credit dolomiti.it

Quando siamo andati noi, il tempo è peggiorato in fretta (succede in montagana) e quindi al ritorno ci siamo ritrovati  a Passo Rolle (1.984 m)con nuvole bassissime: un tempo da lupi in piena estate decisamente suggestivo!

 

Immagine di copertina: Piergiuliano Chesi, CC BY 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by/3.0>, via Wikimedia Commons

3 commenti

E va bene così... 27 Aprile 2011 - 11:21

…non me ne parlare del cibo…. in trentino è un culto, pensa che in certi rifugi ho mangiato meglio che nei migliori ristoranti in città…!!!!
Non apro il capitolo dolci perchè ho un picco glicemico al solo pensiero, ma….che spettacolo!!!
Ele

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TuristadiMestiere 26 Aprile 2011 - 20:41

@ele: io ho scelto la montagna d’estate per diversi anni. Il paesaggio è incredibilmente unico, tra valli, cime, laghi, torrenti…uno spettacolo! Spesso ho partecipato ad attività organizzate dagli hotel dove alloggiavo: dalle escursioni sui ghiacciai al trekking di media difficoltà. Tornavo in camera distrutta ma…contentissima. E poi, vogliamo parlare del cibo??? 😉

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E va bene così... 24 Aprile 2011 - 19:11

le dolomiti sono sicuramente una meraviglia, e per chi ama la montagna una tappa obbligata che ripaga! Io pensavo di NON amare la montagna, ma da quando ho avuto l’occasione di passare una decina di giorni a Dobbiaco e dintorni sono tornata con un’idea di montagna totalmente stravolta. Esperienza fantastica.
Il giro dei rifugi delle Tre Cime di Lavaredo lascia senza fiato, ASSOLUTAMENTE DA FARE!!!
Inoltre la zona è attrezzatissima per chi ama la MTB, percorsi semplicissimi in quota, tipo la ciclabile Dobbiaco Lienz (50km ma fattibilissimi anche da chi non ha il minimo allenamento) che offre il ritorno comodissimo in treno, cosi’ come la Dobbiaco- Cortina con il ritorno con il Bike’n Bus…
Insomma… tutto super organizzato per qualsiasi esigenza. Ele

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