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Diario di viaggio: Valles

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Valles

Due mete estive per noi veramente speciali sono sempre state  il Trentino e l’Alto Adige. Montagna d’estate per noi ha significato: clima invitante, cibo superlativo, trekking, escursioni indimenticabili, amicizie a prova di tempo e spazio.

E poi, fare viaggi “controcorrente” ha significato scoprire posti nuovi senza l’assillo del traffico, della folla e delle code.

Montagna Estiva: Valles

La città (e quindi l’albergo) è stata scelta sempre in funzione delle attrattive naturali circostanti e pertanto degli itinerari da percorrere nell’arco della settimana di permanenza.

Una meta che si è rivelata molto indovinata è stata la cittadina di Valles (BZ) situata a 1353 metri di altitudine. E’ facilmente raggiungibile dall’Autostrada del Brennero (A22) a soli 7 km dall’uscita Bressanone/Val Pusteria.

Si trova in una splendida vallata (la cosiddetta “Valsertal”) ed è protetta, a nord, dalle Alpi di Fundres.

Valles

Valles, come la maggior parte di questi paesi montani, si raccoglie attorno alla Chiesa, al Municipio e a qualche negozietto (ci è capitato di vederne alcuni che vendono un po’ di tutto per accontentare le esigenze più disparate dei turisti di passaggio) perciò, a popolarne le viuzze sono solo gli ospiti degli alberghi!

Lo dico perché qualcuno potrebbe lamentare il silenzio di questi posti, l’assenza di vita notturna e di locali in genere che invece si possono trovare nelle città vicine o nei paesi che, pur essendo piccoli, hanno scelto un turismo diverso (interessato a pub, discoteche, cinema, ristoranti).

L’altitudine di garantisce una temperatura è gradevolissima d’estate per chi solitamente soffre il caldo. Al mattino e di sera potrete godere di un’aria frizzantina da tener presente quando preparate la valigia perché potrebbe diventare un problema la mancanza di un paio di felpe da indossare quando si abbassa la temperatura.

Un’esperta guida alpina ci ha spiegato che è vero che in montagna ci si veste a cipolla, ma “al contrario”. Sostiene infatti che, prima di un’escursione, è bene partire con una magliettina leggera e, solo quando si arriva in cima, di indossare una bella felpa (per evitare freddature a causa della temperatura e della probabile sudata!). Il suggerimento, nel corso della vacanza si è rivelato utilissimo, anche se la tentazione di alleggerirci arrivati in cima è stata fortissima!

Abbiamo alloggiato all’ Hotel & Spa Falkensteinerhof (4 stelle). La stanza era una bomboniera, piccola ma perfettamente funzionale per le nostre esigenze.

Punto di partenza interessante per belle escursioni e per visite dei paesi vicini, quando tornavamo in albergo, potevamo ritemprarci dalle “fatiche” giornaliere nell’attrezzata area wellness e in serata, assaggiare piatti tipici cucinati divinamente.

La struttura presenta, all’arrivo, un programma settimanale che prevede escursioni, giochi, serate a tema, musica. Quando non abbiamo voluto partecipare attivamente alle visite (magari per via degli orari o di altri impegni, tipo i massaggi!) abbiamo accolto il suggerimento, posticipando le visite. Vi ricordo che in Alto Adige la popolazione è madrelingua tedesca, perciò non stupitevi di trovare cartelli bilingue (e prima in tedesco)!

Cosa fare  Valles. Escursioni e dintorni

Di grande impatto visivo sono le Cascate di Stanghe a Racines, dette anche “l’orrido Gilfenklamm” frutto delle profonde gole scavate nel marmo nell’arco degli anni dal rio Racines: il turista che non vuole perdere uno spettacolo naturale suggestivo può visitarle tra maggio e ottobre, a pagamento – 3 euro gli adulti, 1 i bambini.

La passeggiata dura un’ora e si snoda tra sentieri, ponticelli e fessure tra le rocce con un dislivello di circa 175 metri. E’ possibile informarsi per fare rafting in zona.

Vipiteno

Visto che Vipiteno (Sterzing) è a due passi, non ce la siamo fatta scappare. La famosa Torre civica, alta 46 metri, detta anche “Torre delle dodici” indica il confine tra la parte vecchia e quella nuova della città. E’ un paese poco più grande di Valles, ma molto più vivace. Sono caratteristici i balconcini fioriti (vengono dati ai fiori delle forme curiosissime!) e i localini che si affacciano sulle piccole piazze.

Varna

Abbiamo visitato anche l’Abbazia di Novacella (Kloster Neustift) nel comune di Varna, nei pressi di Bressanone: non potete perdervela! E’ sede dal 1142 dell’ordine degli agostiniani ed è possibile visitare sia l’Abbazia che il giardino storico. I biglietti sono due e costano ciascuno euro 5,50, ma ne vale la pena perché il tour è articolato (chiostro, basilica, biblioteca-parliamo di circa 80.000 volumi!-, clausura ed enoteca) e non ci si annoia assolutamente! Quando si è finito il giro si possono acquistare sia prodotti alimentari (ovviamente uno squisito panino con lo speck!) che il vino dell’abbazia (ottimo il “Sylvaner”): noi abbiamo attinto a piene mani da entrambe le parti!

Abbazia-Novacella

Abbazia di Novacella [photo credit Martin Hapl]

Rodengo

Delusione invece al Castello di Rodengo. La bellezza di questo castello, secondo me, è tutta nell’esterno. Costruito su uno sperone roccioso, è imponente e sicuramente inattaccabile. Ma la visita del suo interno non ci dice niente di coloro che vi hanno abitato (e che, pare, vi abitano ancora). Noi credevamo fosse arredato, che avesse bei saloni, drappi, mobili antichi e invece è praticamente vuoto. L’unica cosa degna di nota sono degli affreschi nella taverna dedicati alla saga di Ivanoe.

Terento

Assolutamente spettacolari, sono le Piramidi di Terento (Terenten). Si tratta di un fenomeno di erosione dovuto alla forza del torrente Terner verificatosi circa 140 anni fa.

Il materiale granitico rende queste piramidi di terra molto chiare rispetto all’ambiente circostante rendendole nettamente visibili. Le piramidi che hanno una pietra sulla sommità si conservano perfettamente (è come se avessero un “coperchio”); quelle senza masso, invece, sono state soggette a ulteriori erosioni e sbriciolamenti fino a totale scomparsa.

Sono facilmente raggiungibili a piedi, dal parcheggio della città, tramite un percorso segnalato (il n.2) anche per le famiglie con bambini al seguito.

Terento offre anche la possibilità di fare una passeggiata tra i mulini. E’ una bella esperienza perché si può fare una lunga camminata tra i boschi, incontrando mulini ancora in attività, che un tempo rappresentavano una indispensabile fonte di sostentamento per la popolazione isolata dalle città vicine a causa di una viabilità poco agevole.

Riva di Tures

Le Cascate di Tures rappresentano un’altra bella esperienza tra i boschi. Si parte da Riva di Tures e per raggiungerle occorre percorrere il Sentiero di S. Francesco. Lungo la camminata, ben segnalata, si incontrano luoghi si sosta segnalati con “Acqua-Terra-Fuoco-Sole-Luna”, gli elementi citati dal Santo nel suo Cantico delle Creature.

Le cascate sono 3, la terza è la più spettacolare con il suo imponente salto di circa 40 metri! Il dislivello tra partenza e arrivo è di circa 300 metri. La durata di due ore. Noi abbiamo incontrato famiglie con passeggini, ma i bambini devono essere presi in braccio e i passeggini chiusi, in alcuni punti (soprattutto nel tratto più impegnativo per raggiungere la terza cascata). Ora non vi rimane che partire!!!

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